Bper: taglio di dipendenti e riassetto

di Floriana Giambarresi

15 Marzo 2012 14:00

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Bper ha chiuso il 2011 con utili in calo del 25,5% e ha varato il piano industriale al 2014 che prevede tagli di 450 dipendenti e 750 ricollocamenti.

La Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Bper) ha presentato il nuovo piano industriale che prevede, nell’ambito dei progetti di contenimento dei costi, uscite di personale per circa 450 unità ogni anno fino al 2014. In totale, vi saranno 450 uscite complessive e 750 risorse che invece verranno ricollocate all’interno del gruppo, per riafforzare l’assetto operativo dell’istituto di credito con sede a Modena e con 382 filiali in 7 regioni italiane.

La notizia proviene dai vertici della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che lo hanno reso noto durante la presentazione dei conti 2011 e del piano industriale 2012-2014 alla comunità finanziaria.

In base a quanto indicato, i vertici dell’istituto non hanno ancora definito il modo in cui realizzeranno il piano dei tagli ma comunque si dovrebbe ricorrere ai prepensionamenti e alle uscite incentivate. Secondo quanto ha sottolineato Alessandro Simonazzi, manager dell’area Pianificazione e controllo di Pop Emilia Romagna, “in una situazione di sostanziale blocco dei pensionamenti per la riforma (delle pensioni), è un obiettivo particolarmente rilevante”.

Per quanto riguarda i conti di fine anno, il nuovo amministratore delegato Luigi Odorici ha spiegato che il 2011 è stato chiuso con un utile di 237,4 milioni (in calo del 27,5%), con la distribuzione di un dividendo di 0,03 euro e con la previsione di arrivare a giugno con un Core tier 1 sopra l’8%.

Una nota sull’uscita dei dipendenti: Alessandro Simonazzi ha dichiarato che una parte dei risparmi di costi sarà contabilizzata nel 2012, ma gran parte andrà invece sul 2013 e il 2014.