Banca Generali chiude il 2011 con risultati netti parzialmente soddisfacenti. La società conferma infatti la propria capacità di tenere la propria struttura in un’area ampiamente redditizia, archiviando tuttavia l’ultimo bilancio d’esercizio con un utile in calo di 11 punti percentuali a 73,4 milioni di euro, contro gli 82,2 milioni di euro conseguiti nell’esercizio precedente.
In buon incremento il margine di interesse, cresciuto a 49,1 milioni di euro con uno sviluppo del 13,4%, grazie soprattutto a una spinta sul finire d’esercizio, conseguente all’apprezzamento del volume dei depositi e al concomitante incremento del rendimento del portafoglio titoli. Per quanto invece concerne il comparto commissionale, sono stati riscontrati introiti pari a 355,1 milioni di euro, contro i 373,4 milioni di euro dello scorso anno, per commissioni nette pari a 191,5 milioni di euro, in contrazione di 3,3 punti percentuali su base annua. Sul fronte degli oneri, i costi operativi si sono attestati a quota 148,2 milioni di euro, con una stabilità sostanziale rispetto allo scorso anno.
Per quanto riguarda invece il fronte patrimoniale, rileviamo come il totale delle attività di Banca Generali al 31 dicembre 2011 siano state pari a 4,548 miliardi di euro, in incremento di quasi 20 punti percentuali rispetto al 2010, e con un patrimonio netto consolidato pari a 262,4 milioni di euro, in calo rispetto ai 281,2 milioni di euro di fine 2010. L’indice Tier 1 Capital si è confermato intorno a quota 11,1 punti percentuali, con un Total Capital Ratio in flessione al 12,8% rispetto al precedente 13,3%.
Il totale delle masse gestite e amministrate si è infine fermato a 23,3 miliardi di euro, in calo di 1,4 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente. A crescere sono state prevalentemente le attività di risparmio amministrato (7,3 miliardi di euro, in sviluppo di 6,6 punti percentuali), mentre le masse di risparmio gestito e assicurativo sono state pari a 16 miliardi, in calo di 5 punti percentuali a causa della flessione della componente gestita, a sua volta in contrazione come determinate delle deludenti prestazioni dei mercati finanziari nel periodo.
Nonostante la flessione dell’utile, il consiglio di amministrazione della banca ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione a tutti gli azionisti ordinari di un dividendo pari a 55 centesimi per azione, in linea con quanto effettuato lo scorso anno.