Predire l’andamento delle azioni di un’azienda quotata in Borsa è possibile, con Twitter. In base ai risultati di una recente ricerca coordinata dall’Università della California e presentata in occasione del Conference on Web Search and Data Mining, che ha avuto luogo a Seattle, viene mostrato come questo social network da mezzo miliardo di utenti possa essere utile anche in tal senso.
Per giungere a questi risultati, sono stati monitorati per 4 mesi i tweet degli utenti esperti del settore, proprio nel periodo in cui la Borsa di New York ha perso il 4,2%. Utilizzando Twitter, è stato però possibile ridurre le perdite al 2,4%, un numero davvero basso se considerato a quanto invece predicevano altri sistemi di trading automatici.
Nello specifico, i ricercatori hanno analizzato il volume di scambi e il prezzo finale dei titoli di 150 aziende scelte a caso tra quelle quotate alla Borsa di New York per i primi sei mesi del 2010, e i dati sono stati correlati al numero di messaggi su Twitter relativi alle medesime aziende. “Questi risultati potrebbero avere un impatto sui mercati – spiega Vagelis Hristidis, uno degli autori della ricerca in questione – con così tanti dati disponibili sui social media gli investitori potrebbero cercare un modo per trarne profitto”.
Il volume degli scambi è correlato al volume dei tweet inviati sulla piattaforma sociale di Jack Dorsey, ma ancor più a quelli che gli studiosi chiamano “componenti connessi”, ovvero i diversi network di discussioni generati da una sola compagnia. Prendendo come esempio Apple, l’azienda di Tim Cook potrebbe generare discussioni varie – su un nuovo prodotto, un nuovo dirigente, nuove fonti di reddito e via dicendo – e il volume delle discussioni risulta poi esser correlato sia agli scambi che al prezzo finale dei titoli in Borsa.
Un social network dunque da tenere d’occhio, Twitter, per quei manager e professionisti di tutto il mondo che desiderano avere a portata di mano qualche anticipazione sul mondo della Borsa.