Un’ingente fuga di gas sta attualmente minando l’equilibrio ambientale del Mare del Nord, provocata da una falla che ha colpito il giacimento Elgin Franklin, situato entro i confini britannici, gestito dall’azienda petrolifera francese Total ma per un 20,9% in mano alla italiana Eni. Una fuoriuscita di vapori altamente condensati che, oltre a far temere pesanti ripercussioni a livello ecologico, sta avendo risonanze in Borsa e potrebbe mettere a rischio la produttività dei due colossi degli idrocarburi.
Total ha annunciato di aver già provveduto all’evacuazione di 238 lavoratori, tuttavia la situazione si aggrava di ora in ora a causa della velocità di fuoriuscita dei gas (pari a circa 2 chili al secondo) e alla conseguente difficoltà riscontrata dai tecnici nel chiudere la falla. Si tratta di gas ad alto potenziale esplosivo, ma il danno ambientale non è comunque equiparabile a quello che potrebbe provocare una fuga di greggio.
Stando a quanto affermato dalle squadre di emergenza, si avvicina sempre di più la possibilità che i tecnici debbano perforare un pozzo secondario per far sfogare i vapori compressi, ma si tratta di un’operazione che potrebbe protrarsi anche per diversi mesi. Il giacimento – gestito per il 46,2% da Total, 21,8% da Eni, 14,1% da BG e in percentuali minime da E.ON, Exxon Mobil e Chevron – è caratterizzato da una produzione di circa 140 mila barili di petrolio, e non è difficile immaginare quali potrebbero essere i danni alla produttività per Eni e Total.
Secondo le prime stime rese note dagli esperti, l’azienda francese rischia una perdita pari al 2,6%, mentre Eni sta registrando una perdita equivalente a 25mila barili di petrolio, che tradotto in percentuale si aggira intorno all’1,4% della produzione totale: “Su base annua, la perdita di produzione di Eni potrebbe portare a un impatto negativo, a livello di Ebit, pari a circa 250 milioni di euro, l’1,2% dell’utile operativo totale“.
Sono gli stessi analisti a focalizzare l’attenzione sulle conseguenze determinate dai possibili danni ambientali, sui quali al momento non è possibile fornire dati certi, e a prevedere un calo del titolo in borsa ameno a breve termine. Se Piazza Affari ha già visto Total perdere il 2,61% a 37,55 euro, allo stato attuale le azioni Eni sono scese dell’1,07% a 17,60 euro.