RIM: obiettivo aziende per contrastare iOS e Android

di Floriana Giambarresi

Pubblicato 30 Marzo 2012
Aggiornato 24 Febbraio 2018 09:56

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RIM, dopo l'ennesimo risultato finanziario negativo, spiega di voler abbandonare gli smartphone consumer per concentrarsi solo su quelli aziendali.

RIM ha pubblicato i risultati relativi allo scorso trimestre fiscale e ha registrato l’ennesima trimestrale negativa, fortemente inferiore alle aspettative. Pertanto ha deciso di cambiare strategia: iOS e Android, i sistemi operativi di Apple e Google, sono irraggiungibili nel settore consumer e l’azienda canadese ha comunicato che abbandonerà tale segmento per dedicarsi esclusivamente al settore business.

Il bilancio del quarto periodo dell’esercizio fiscale di RIM viene archiviato con una perdita di 125 milioni di dollari e con ricavi in calo del 25% a 4,2 miliardi di dollari. Le vendite dei BlackBerry sono calate dell’8o% per superare di poco la quota di 11 milioni di unità piazzate; la medesima cosa vale per i tablet PlayBook, che registrano vendite di sole 500 mila unità: nulla in confronto ai 15 milioni di iPad che Apple ha venduto soltanto negli ultimi tre mesi del 2011.

Per questo motivo, RIM ha deciso di optare per una strategia differente: non produrrà più smartphone consumer che possano rivaleggiare contro iOS e Android ma svilupperà piuttosto nuovi prodotti aziendali, per il business enterprise. Spingerà su BlackBerry OS 7 e, soprattutto, a partire da fine anno su BlackBerry 10, nuovo sistema operativo attualmente in fase di realizzazione.

RIM torna dunque al passato in quel settore, quello aziendale, che gli è storicamente più congeniale, nel tentativo di rilanciarsi in un mercato internazionale dove ha saputo trovare pochissimo spazio negli ultimi anni proprio a causa dell’agguerrita concorrenza. A margine della notizia, giungono le dimissioni di Jim Balsillie, che rivestiva il ruolo di co-Chief Executive Officer (CEO) e co-presidente del consiglio d’amministrazione della azienda.

Nel frattempo, Playbook resta per Thorsten Heins una delle speranze per il futuro: il CEO parla della possibilità di attirare “fino ad un milione di clienti”.