Motorola Mobility è sotto inchiesta da parte della Commissione Europea in seguito a denunce da parte di Apple e Microsoft, secondo le quali l’azienda acquisita da Google tenterebbe di limitare ai competitor l’utilizzo dei brevetti di sua proprietà imponendo costi esorbitanti. Chiamasi abuso di posizione.
Chiaramente si tratta di pure illazioni ma l’Antitrust di Bruxelles dovrà indagare per comprendere se i pagamenti chiesti da Motorola per lo sfruttamento delle sue proprietà intellettuati nei dispositivi altrui non rispettino le norme comunitarie sulla concorrenza.
La commissione verificherà se l’azienda, controllata da Google, abbia usato i diritti di cui dispone in maniera discriminatoria e in caso affermativo rischia ingenti sanzioni per abuso di posizione dominante. In gioco vi sono i brevetti che Motorola ritiene essenziali per tanti dispositivi oggi di successo quali l’Apple iPhone, Apple iPad, Microsoft Xbox 360 e i Windows Phone.
Gli organismi di standardizzazione del mercato esigono che i titolari di proprietà intellettuali essenziali per i device concorrenti concedano le dovute licenze a un prezzo equo. La medesima procedura era stata aperta a gennaio contro Samsung, mentre solo nel mese di febbraio l’Antitrust aveva approvato l’acquisto di Motorola Mobility da parte di Google. Una stretta di mano, questa, che potrebbe portare a una grossa sanzione che l’azienda dovrebbe necessariamente pagare se la Commissione UE la ritenesse colpevole.