Il CEO più remunerato del 2011 negli USA è Tim Cook, l’amministratore delegato di casa Apple che ha già al suo attivo il titolo di leader più amato dai dipendenti del colosso tech. Con i suoi 378 milioni di dollari complessivi guadagnati in un solo anno, il Chief Executive Officer di Apple onquista un primato senza precedenti, soprattutto se si pensa che ricopre questa carica solo dallo scorso agosto.
Tim Cook sembra collezionare un successo dietro l’altro, facendo lievitare il valore delle azioni del gruppo in pochissimo tempo e contribuendo ad aumentare la capitalizzazione di mercato di Apple fino a 514 miliardi di dollari. A stilare il profilo del CEO più pagato è il New York Times, sulla base di dati Equilar, analizzando i compensi dei vertici delle aziende USA nel 2011. Le cifre che riguardano il portafoglio di Cook sono da capogiro: una retribuzione base di 900 mila dollari, alla quale si aggiungono bonus per 900 mila dollari e 16 mila dollari di benefit.
Tradotto in altri termini, Cook incasserebbe un milione di dollari al giorno, pari a 700 dollari al minuto. Il cima alla classifica compaiono anche Larry Ellison, a capo di Oracle e remunerato complessivamente 77,6 milioni di dollari, seguito da Philippe Dauman, numero uno Viacom, con i suoi 43,1 milioni di dollari. Nella lista dei top manager più pagati compaiono anche due CEO di casa nostra, precisamente l’AD del gruppo Estée Lauder, Fabrizio Freda, che percepisce introiti fino a 21 milioni di dollari, e Lamberto Andreotti di Bristol-Myers Squibb, che nel 2011 ha portato a casa un guadagno totale di 13,7 milioni di dollari.
Sulle cifre che riguardano Cook, tuttavia, si sono scatenate alcune polemiche: Fortune, ad esempio, mette in evidenza come il New York Times abbia probabilmente falsato alcuni dati gonfiando gli importi, precisando che il guadagno giornaliero per il successore di Steve Jobs non sia un milione di dollari ma “solo” 103 mila dollari, tenendo conto dei bonus che hanno durata decennale e non vengono distribuiti annualmente.
Da qui la rettifica pubblicata da Philip Elmer-DeWitt, il quale focalizza l’attenzione sui reali importi dei benefit concessi da Apple: “Il premio RSU (restrictive stock units) è inteso come un incentivo a lungo termine per Cook e, di conseguenza, deve essere considerato come un risarcimento che arriva alla fine di un periodo di 10 anni, e non solo come la compensazione totale per il 2011″.