Fiducia aziende, in calo ma di poco

di Andrea Barbieri Carones

17 Aprile 2012 08:30

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In calo l?indice di fiducia delle imprese italiane, che continuano a cercare di ridurre i costi, senza però intaccare le prospettive di crescita.

Dopo diversi mesi in caduta libera sembra stabilizzarsi la fiducia delle imprese italiane inerpellate da Regus sulla ripresa economica, strettamente correlata con l’andamento del fatturato.

Secondo l’ultimo indice di questa azienda che fornisce uffici temporanei in tutto il mondo a società piccole, medie e grandi e a imprenditori, la fiducia delle aziende italiane ha iniziato a stabilizzarsi perdendo solo 4 punti rispetto ai 73 di settembre e attestandosi a 69 punti, un calo nettamente inferiore rispetto ai valori registrati tra marzo e settembre 2011, che erano diminuiti di ben 19 punti.

I particolare, la percentuale di aziende che ha dichiarato un aumento dei ricavi è diminuita negli ultimi 6 mesi, passando dal 21% al 12%. Anche il numero di aziende che ha registrato una crescita degli utili è diminuito del 16%. Le imprese sono così attente all’esigenza di contenere i costi perseguendo una politica di crescita sostenibile e ritengono che il crescente ricorso a servizi aziendali con tariffazione basata sull’uso effettivo (54%), l’aumento delle vendite tramite terzi (42%) e l’uso crescente di applicazioni IT cloud (40%) costituiscano il metodo più efficace di ridurre i costi nei mesi futuri.

Da uno sguardo retrospettivo emerge che le aziende italiane individuano nella difficoltà ad accedere a strumenti di capitale economicamente più vantaggiosi (65%) la causa principale di disagio durante la crisi, seguita da margini non negoziabili corrisposti a distributori/rivenditori/agenti (55%) e infine il dover sostenere i costi di spazi ufficio non necessari (40%).

Le aziende italiane ritengono che la distribuzione più ampia dei clienti (44%) e il ricorso crescente al telelavoro (35%) costituiscono i fattori che maggiormente possono contribuire alla stabilità commerciale futura e creare le basi per la crescita.

Mauro Mordini, direttore Regus Italia, commenta così: “Dopo il difficile periodo marzo-settembre 2011, l’indice di fiducia delle aziende ha iniziato a stabilizzarsi. Tuttavia, negli ultimi sei mesi la percentuale di aziende che ha dichiarato un aumento dei ricavi e degli utili ha subito una flessione; non deve quindi sorprendere che le aziende cerchino nuove opportunità di crescita sostenibili, caratterizzate da una riduzione dei costi e che non intacchino le prospettive di crescita.”

“In particolare, gli intervistati hanno confermato di essere alla ricerca di pratiche di lavoro più flessibili, dichiarando che un aumento del telelavoro può contribuire alla stabilità commerciale e costituire una base per la crescita. Senza dubbio, sfruttando le soluzioni per ambienti di lavoro più flessibili già disponibili sul mercato, il numero di aziende che passerà a modelli più flessibili e scalabili è destinato ad aumentare nei prossimi anni”.