Italcementi, ecco il nuovo centro ricerca

di Massimiliano Santoro

18 Aprile 2012 06:30

logo PMI+ logo PMI+
Inaugurato a Bergamo "i.lab" il centro di ricerca di Italcementi, che punterà all'innovazione nel campo dei materiali per la costruzione.

Ventitremila metri quadri nel cuore del parco scientifico e tecnologico “Kilometro Rosso” di Bergamo su progettazione dell’americano Richard Meier. E’ stato inaugurato ieri, alla presenza del ministro Clini e del top management di Italcementi, il nuovo centro di ricerca e innovazione “i.lab”, per il quale sono stati investiti 40 milioni di euro.

Questo centro da 23mila metri quadrati studio ospiterà personale impegnato a sviluppare l’innovazione tecnologica, funzionale ed estetica di nuovi materiali per le costruzioni.

Saranno 5 i principali temi strategici che saranno studiati e analizzati nel centro: “Nuovi clinker, cementi o leganti alternativi ai più tradizionali cementi Portland. In particolare la ricerca si concentra sull’uso di materie prime rinnovabili e riutilizzabili e sullo sviluppo di additivi e aggiunte speciali ai calcestruzzi. Il progetto di studio sarà promosso anche attraverso l’indagine e la sperimentazione nell’ambito delle nanotecnologie e delle biotecnologie applicate al settore dei materiali da costruzione; Prodotti speciali come il cemento fotocatalitico TX Active, il cemento trasparente i.light e altri, in grado di aggiungere valore tecnologico e funzionale ai prodotti convenzionali; Calcestruzzi e malte per ripristini e rinforzi strutturali di edifici esistenti o di nuova costruzione con nuove ed elevate performance ad alto valore aggiunto; Soluzioni tecniche finalizzate alla riduzione dell’impatto di CO2 nel settore industriale dei materiali da costruzione; Networking con architetti e progettisti a livello mondiale per definire e diffondere una cultura del costruire attenta all’ambiente e all’uomo”.

“i.lab – spiega Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi – porta sul territorio e alla sua comunità due messaggi forti. Il primo: innovare pensando all’ambiente si può e l’industria può essere l’artefice di un cambiamento che va a vantaggio di tutti, dell’economia, dell’ambiente e della società. Il secondo: il futuro delle imprese sarà di chi avrà saputo intelligentemente coniugare lo sviluppo industriale ed economico con un uso attento delle risorse naturali e con il rispetto dei diritti umani, del lavoro e della vita”.

Il budget annuo che Italcementi destina alla ricerca e allo sviluppo è di circa 13 milioni di euro, al punto che negli ultimi 10 anni sono stati depositati 60 brevetti. “Il tasso di innovazione del Gruppo – ha detto Carlo Pesenti – ossia il rapporto tra i ricavi derivanti da progetti di innovazione e il totale delle vendite, è attualmente pari a 4 mentre nel 2010 era 3,9. L’obiettivo è di raggiungere quota 5”.