Ikea alla conquista dell’elettronica di consumo

di Carlo Lavalle

Pubblicato 18 Aprile 2012
Aggiornato 24 Febbraio 2018 09:55

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La multinazionale svedese Ikea ha annunciato una partnership con TCL, sesto produttore mondiale di televisori.

Ikea, la multinazionale svedese leader mondiale nella vendita di mobili e arredamento per la casa, è pronta per entrare nel mercato dell’elettronica di consumo.

Il grande passo in questa direzione è stato compiuto grazie alla collaborazione con TCL multimedia, azienda cinese produttrice di televisori e altri apparecchi elettronici sotto il marchio TCL, ROWA, Thomson e RCA.

L’intenzione del colosso svedese è quella di lanciare, a partire da giugno in cinque città europee, in autunno in sette paesi europei ed entro il 2013 in tutta l’area Ue, una nuova linea di prodotti a basso costo in cui il mobilio sia integrato con televisore e impianti audio.

Secondo quanto dichiarato da Magnus Bondesson, Ikea punta a realizzare un’offerta unica sul mercato con articoli progettati appositamente per essere abbinati sin dall’inizio. Tolga Oncu, direttore vendite in Svezia, ha evidenziato come siano i consumatori a richiedere l’integrazione tra prodotti elettronici e di arredamento per la casa. L’azienda è in grado di coprire questa domanda con soluzioni semplici e pratiche a costi abbordabili. Per una unità composta da mobile comprensivo di televisore e sistema audio si dovrebbe poter spendere un po’ più di 700 euro.

La partnership con TCL, sesto gruppo mondiale nella produzione di televisori, viene dopo quella sviluppata già da diversi anni con Whirpool (WHR.N) ed Electrolux che ha portato Ikea a vendere anche elettrodomestici. TCL ha ottenuto nel 2011 un utile di circa 114 milioni di dollari con 10,9 milioni di televisori Lcd venduti sul mercato.

Ikea ha 294 negozi in 26 diversi paesi con un reddito netto che ha raggiunto la cifra record per la gestione 2010-2011 di 2,97 miliardi di euro. Nei giorni scorsi, l’azienda aveva annunciato di voler trasferire in Italia parte della sua produzione, trasferendola dalla Cina.