Nestlè acquisisce Pfizer Nutrition

di Massimiliano Santoro

24 Aprile 2012 12:00

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Nestlè acquista Pfizer Nutrition per 11,85 miliardi di dollari e rafforza la sua leadership nel settore alimentare per l'infanzia.

Importante acquisizione nel mercato internazionale della nutrizione infantile. Nestlè, infatti, ha reso nota l’acquisizione della statunitense Pfizer Nutrition attraverso un esborso di 11,85 miliardi di dollari.

Nestlè stima che il giro d’affari che nel 2012 sarà generato da Pfizer Nutrition ammonterà a 2,4 miliardi di dollari anche perché l’85% delle vendite di Pfizer Nutrition sono localizzate nei mercati emergenti in Paesi con grandi popolazioni in rapida crescita.

Paul Bulcke, CEO di Nestlé ha spiegato che la nutrizione infantile “è stata al centro della nostra azienda sin dalla sua fondazione nel 1866” e che “questa acquisizione strategica sottolinea il nostro impegno ad essere leader mondiale nella nutrizione, salute e benessere. I suoi marchi forti e portafoglio prodotti, la sua gente di talento dedita al successo della sua attività, insieme con la sua presenza geografica – l’85% delle sue vendite sono nei mercati emergenti – integrerà perfettamente la nostra attuale attività nella nutrizione infantile.

“Le entità combinate- conclude Paul Bulcke- ci permetteranno di approfondire il nostro impegno con i consumatori, offrendo loro una più ampia scelta di cibo nutriente per garantire che i loro figli abbiano un sano inizio di una vita sana “.

In una nota, Nestlè spiega anche che l’acquisizione “contribuirà a migliorare il nostro business di nutrizione infantile, sulla base della nostra strategia di crescita focalizzata, la presenza globale e la ricerca d’avanguardia e lo sviluppo”.

Ad accordo concluso, si attende ora il parere dell’Antitrust visto che oggi l’azienda alimentare svizzera è uno dei big nel settore alimentare per neonati nonostante, dopo il ritiro di alcuni tipi di latte in polvere, abbia perso importanti quote di mercato in Cina dove questo tipo di prodotti vengono venduti a un ritmo crescente del 6% l’anno almeno fino al 2016.