I fanghi industriali possono rappresentare un valore se recuperati. Disdrat, il nuovo impianto inaugurato a Ravenna, nasce con l’intento di dimostrare che il trattamento dei rifiuti di natura industriale realizza insieme obiettivi economici e rispetto dell’ambiente.
La piattaforma, tra le più importanti d’Europa, fa capo ad Herambiente, società del Gruppo Hera specializzata in trattamento, recupero di materia ed energia e smaltimento rifiuti. Che l’opera abbia uno spessore internazionale è dimostrato dal fatto che nella gestione sarà coinvolto anche l’operatore tedesco Remondis, fra i leader mondiali nei servizi ambientali.
L’impianto, costituito in due anni, con un investimento di 13 milioni di euro, sarà in grado di gestire circa 150.000 tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, liquidi e solidi, che rientrano nella categoria di “fanghi industriali”.
Grazie alla tecnologia avanzata di cui è dotato ridurrà la quantità degli scarti destinati alla discarica e nel contempo raddoppierà la quota di materia recuperata che verrà riutilizzata, una volta trasformata, per riempire cave o le stesse discariche.
La struttura va a sostituire un vecchio impianto, più piccolo e meno affidabile, che sarà sottoposto a procedura di riqualificazione ambientale.
Secondo il presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano Disidrat rappresenta “un’opportunità importante per l’intero sistema Paese, non solo per il valore che consente di ricavare da rifiuti diversamente inutilizzabili e per gli indubbi benefici ambientali, ma anche in considerazione del forte fabbisogno ancora espresso dalle imprese per quanto attiene lo smaltimento di rifiuti speciali con modalità trasparenti, professionali ed efficienti”.