Draghi: patto per la crescita contro la crisi economica

di Anna Fabi

Pubblicato 26 Aprile 2012
Aggiornato 3 Febbraio 2021 10:32

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Il presidente della Bce lancia un monito ai governi della UE, chiedendo interventi concreti a favore della crescita economica.

L’Europa ha bisogno di nuove misure per superare la crisi economica e favorire la crescita: questo il monito del presidente della Bce, Mario Draghi, che esorta i governi della UE a varare presto riforme strutturali in grado di stimolare sia lo sviluppo delle aziende sia l’occupazione.

Intervenendo davanti alla commissione Affari economici e monetari del Parlamento Europeo, Draghi ha sottolineato la necessità che i governi nazionali siano più ambiziosi e pronti a mettere in atto interventi concreti e porsi obiettivi a lungo termine, e questo nonostante i primi progressi compiuti nel consolidamento dei conti pubblici, sebbene i benefici non siano ancora evidenti.

Il presidente della Bce ha espresso il suo parere sull’aumento della pressione fiscale, ribadendo che aumentare le tasse a dismisura – politica che spesso rappresenta la soluzione più facile e a breve termine – non è tuttavia sufficiente a produrre un solido consolidamento fiscale, che si ottiene anche tagliando le spese considerate improduttive. Nel monito lanciato ai paesi dell’Eurozona si legge infatti che: “I governi devono intraprendere politiche determinate per affrontare le principali debolezze nel settore fiscale. La situazione finanziaria dei mercati è notevolmente migliorata nei primi 3 mesi dell’anno, ma gli ultimi dati macroeconomici sono ambigui e segnalano incertezza per le prospettive economiche dell’area euro. Ogni exit strategy è prematura e anche con un ‘firewall‘ più grande, i Paesi dell’Eurozona devono continuare a operare correzioni di bilancio e strutturali necessarie“.

Per superare le difficoltà legate alla crisi economica, Draghi auspica la creazione di un clima favorevole agli investimenti, e fa riferimento anche al recente intervento del G20 a beneficio del Fmi con lo stanziamento di 430 miliardi, presupposto fondamentale anche per far si che la Bce possa offrire il suo sostegno per favorire ripresa e crescita.