Il traffico aereo è in crescita. Lo dimostrano i risultati mondiali diffusi dalla Iata (International Air Transport Association) e relativi al mese di marzo: la richiesta totale di voli è cresciuta del 7,6% e quella cargo dello 0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
I confronti con il marzo del 2010 sono stati interessati da eventi che hanno fatto scendere la domanda-passeggeri nel 2011, inclusa la primavera araba che ha determinato il rallentamento dei viaggi sulle destinazioni del Nord Africa e del Medio Oriente. A questi si sono uniti le catastrofi naturali del sisma e dello tsunami in Giappone avvenuti nel marzo 2011.
Tutti questi eventi hanno inevitabilmente influenzato i viaggi aerei nella regione dell’Asia- Pacifico. Secondo la Iata, il rialzo a marzo è di due punti percentuali in assenza di tali eventi. “Anche togliendo due punti percentuali – dichiara Tony Tyler, Ceo Iata – il settore registra un’espansione del 5-6% e, considerate le condizioni economiche generali, con alcuni Paesi europei che stanno tornando in recessione, la domanda passeggeri sta resistendo bene”.
Nel trimestre si registrano andamenti molto diversi secondo le regioni. Quelle maggiormente industrializzate mostrano dati negativi: -4,4% l’Europa, -3,2% l’Asia Pacifico e -0,2% l’America settentrionale. Viceversa, il Medio Oriente ha una crescita a doppia cifra (+14,6%), mentre America Latina e Africa segnano una lievissima crescita (entrambe al +1%). Sulla ripresa del cargo aereo resta l’incognita del prezzo del carburante, che da gennaio 2012 è aumentato dell’8%. E questa è una spesa che incide mediamente per il 34% nei costi d’esercizio dei velivoli.
Per quanto riguarda la richiesta cargo, quest’ultima ha subito l’influenza del capodanno cinese, caduto a gennaio di quest’anno, mentre a marzo, rispetto a febbraio 2012, è stata significativamente più forte del 2,2%.
I prezzi del petrolio sono rimasti costantemente stabili sopra i 100 dollari al barile per i passati 14 mesi. Nel 2008 il costo è aumentato dai 90 a gennaio al picco di 147 dollari alla fine di luglio; a novembre è sceso a meno di 50 dollari al barile.
La capacità totale di passeggeri è aumentata del 4,4% rispetto al marzo 2011, con un load factor di 78,3%, +2,4% rispetto al periodo di un anno fa; tuttavia quella cargo è cresciuta dell’1,7% sulla media della domanda, facendo pressione sui load factor.