Nokia Siemens Network Italia ha annunciato ai sindacati un forte piano di ristrutturazione del personale che prevede un taglio di 580 posti di lavoro sui 1.100 totali che l’azienda impiega in Italia. La misura ha subito provocato i commenti negativi delle parti sociali, che per bocca di Sergio Bellavita, segretario nazionale Fiom-Cgil, hanno definito come “inaccettabile” la decisione.
Il rappresentante dei lavoratori punta il dito soprattutto contro “il fallimento della esternalizzazione delle attività di ricerca alla Canadese Dragonwawe, un’operazione che sin dall’inizio avevamo considerato spregiudicata e tesa esclusivamente al progressivo disimpegno della multinazionale dall’Italia”.
Quello che lamentano i sindacati è che questo taglio di più della metà dei dipendenti in Italia significa sostanzialmente la fine della presenza in Italia dell’azienda multinazionale, proprio in un momento di gravi difficoltà economiche da parte del Paese. Per questo motivo Fiom-Cgil promette battaglia di contrasto a quseta decisione.
Bellavita sollecita intanto il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, a convocare un tavolo nel settore delle telocomunicazioni visto che altre aziende del settore hanno annunciato ristrutturazioni che porteranno alla perdita di posti di lavoro e alle perdita di “competenze, professionalità e tecnologie”. Sul tavolo ci saranno anche le questioni relative ad Alcatel Lucent, NSN, Italtel, Jabil, Sirti e altre.
“Già da mesi stiamo seguendo da vicino e con attenzione questa grave situazione, sia a livello ministeriale che a livello regionale – ha detto Gianni Rossoni, assessore al Lavoro della regione Lombardia – e abbiamo partecipato a diversi incontri nel mese di aprile mentre altri ce ne saranno soprattutto con Jabil (multinazionale americana subentrata tre anni fa alla Nokia Siemens, ndr) e con Nokia Siemens”.
Il piano di licenziamenti deciso da Nokia Siemens non riguarda solo i dipendenti assunti presso lo stabilimento situato alle porte di Milano: in tutto il mondo i tagli di personale dell’azienda finnico-tedesca riguarderanno oltre 17mila persone. Attraverso il suo CEO Maria Elena Cappello, l’azienda ha reso noto che questo piano di tagli porterà a essere più competitiva sul mercato nazionale, ricordando anche che saranno seguite tutte le procedure di legge di consultazione con i sidacati.
Nokia Siemens è attiva in Italia soprattutto nella costruzione di ponti radio, nelle fibre ottiche e negli scavi per le telecomunicazioni.