Forte calo degli utili per la multinazionale giapponese Toshiba, che ha chiuso l’anno fiscale 2011-2012 (il 31 marzo scorso) a 730 milioni di euro, pari al 46,5% in meno rispetto ai 12 mesi precedenti. Questo risultato è stato ottenuto nonostante il giro d’affari complessivo sia diminuito del 4,7% toccando i 60 miliardi di euro.
Tra i motivi che hanno portato a queste cifre c’è sia la rivalutazione dello Yen sui mercati internazionali – che ha reso più cari (e quindi meno competitivi) i prodotti costruiti nel Sol levante – sia la crisi globale che ha portato a un calo della domanda di prodotti di elettronica e in genere di quelli che rappresentano il core business di Toshiba.
Non ultimo, anche il terremoto che ha colpito il Giappone a inizio 2011 – e che ha fatto sentire i suoi effetti nei mesi successivi – e le inondazioni in Tailandia che hanno distrutto uno stabilimento di produzione: tale impianto verrà ricostruito a aprtire da quest’estate in un’altra zona del Paese, circa 150 km a nord di Bangkok lontano da bacini fluviali.
Si prevede comunque che gli effetti del sisma siano già terminati e che l’anno fiscale appena iniziato porti a un ribaltamento della situazione, con un utile che potrebbe chiudersi a 1,2 o 1,3 miliardi di euro, pari a un balzo in avanti dell’83,2% trainato anche da un giro d’affari sui livelli dell’annata pre-terremoto. Le previsioni per l’anno in corso sono superiori di almeno il 6-7% di quanto stimato alcuni mesi fa da un insieme di 20 analisti, che prevedevano risultati meno positivi.
La strategia di Toshiba prevede di focalizzare sforzi e investimenti sulla memoria flash impiegata sugli smartphone e sui tablet e sulla riorganizzazione del segmento dei semiconduttori, che attualmente non genera sufficiente profitto. Una nota dell’azienda di Tokyo afferma che il fatturato 2012 sarà probabilmente trainato dai risultati positivi che si otterranno nel settore degli apparecchi elettronici e dei sistemi industriali.
Intanto i vertici aziendali hanno confermato quanto comunicato alla fine dello scorso anno: Toshiba chiuderà 3 stabilimenti sul territorio giapponese ed entro la fine dell’estate trasferirà 1700 dipendenti.