Risultati molto positivi per Intesa Sanpaolo nel primo trimestre del 2012, con un utile netto in crescita tanto da classificarlo come il dato più elevato negli ultimi sette trimestri, e superiore alle aspettative degli analisti: più 21,6% a 804 milioni di euro, contro i 760 milioni stimati dagli esperti. Il risultato effettivo è stato invece pari a 746 milioni, che mostra una crescita notevole se confrontato con il 265 milioni del quarto trimestre 2011 e i 762 milioni del primo trimestre 2011.
Tra gli obiettivi di Intesa Sanpaolo per i primi tre mesi dell’anno in corso, infatti, figura il consolidamento della solidità patrimoniale e della redditività sostenibile: gli introiti per le attività liquide hanno raggiunto i 109 miliardi di euro, con una elevata disponibilità di attivi stanziabili presso le Banche Centrali, tanto da poter parlare di una liquidità totale pari a 59 miliardi di euro alla fine del mese di marzo.
Per il gruppo bancario si tratta di cifre ancora più interessanti se inserite all’interno del contesto attuale, che vede anche l’istituto di credito coinvolto nel declassamento sancito da parte di Moody’s: Intesa Sanpaolo, infatti, compare tra le 26 banche italiane declassate dall’agenzia di rating, che ha tagliato un livello nonostante le cifre positive e le stime ottimiste per il futuro.
A posizionare la banca tra gli istituti europei più solidi, secondo quanto affermato dal consigliere delegato Enrico Cucchiani, è inoltre un Core Tier 1 ratio che e’ salito dal 10,1% al 10,5%. Un rafforzamento della patrimonializzazione che è in grado di supportare Intesa Sanpaplo nelle prossime sfide, nonostante la situazione economica italiana ed europea caratterizzata da grave recessione e le crescenti difficoltà di aziende e famiglie. Cucchiani ha dichiarato il suo ottimismo sottolineando che: “In uno scenario caratterizzato da un’estrema volatilità, grande incertezza e indicatori economici che continuano a segnalare criticità a livello europeo e nazionale, Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo trimestre con ricavi in espansione, grazie alle masse incrementate sia nella raccolta che nel credito erogato a sostegno dell’economia reale. L’utile netto di 804 milioni di euro è cresciuto del 21,6% ed il margine operativo del 32,8%“.