Il governo punta a stanziare circa 100 miliardi per modernizzare l’Italia sul piano delle infrastrutture, settore che è diventato una piorità per l’esecutivo e per il ministro dello Svilippo Economico Corrado Passera. Per fare questo, l’introduzione dei project bond è un tema fondamentale per reperire più in fretta le risorse necessarie.
Senza contare che lo spread infrastrutturale rispetto alla Germania ha fatto perdere all’Italia negli ultimi dieci anni ben 124 miliardi di Pil. E’ questo uno dei tanti dati presenti nel Libro Bianco di Confcommercio presentato nell’ambito del convengo “Sciogliere i nodi per competere”.
E nel 2010, il divario in termini di infrastrutture presenti nei vari territori italiani ha portato ad una perdita di ricchezza pari a 50 miliardi di euro. “Ad oggi – si legge nel comunicato di presentazione dei principali dati – risultano ancora incompiute ben 27 opere infrastrutturali, alcune risalenti addirittura a 50 anni fa, per un valore di 31 miliardi di euro, mentre rispetto al Programma per le Infrastrutture Strategiche, valore complessivo oltre 367 miliardi, solo il 9,3% delle opere sono state portate a termine e quasi il 60% sono ancora in fase di progettazione”.
Insomma, dati non incoraggianti per il futuro del Paese che investe anche poche risorse economiche in infrastrutture con 18 miliardi già tagliati per il triennio 2012-2014 ed un utilizzo dei fondi comunitari pari al 12% dei 41 miliardi disponibili fino al 2013.
Inoltre, viene sottolineato che “la rete autostradale italiana negli ultimi 20 anni è cresciuta quasi dieci volte meno di quella francese e addirittura venticinque volte meno di quella spagnola” e che “l’estensione della rete ferroviaria italiana (923 km) è inferiore a quella tedesca (1.285 km) e meno della metà di quella francese (1.896 km) e spagnola (2.056 km)”.
Infine, una curiosità: la velocità media nei maggiori centri urbani, quelli più congestionati dal traffico, risulta pari a 15km/h e scende a 7-8km/h nelle ore di punta, una velocità quest’ultima pari a quella che si registrava alla fine del ‘700.