La riorganizzazione di Banca Carige, voluta dal Cda, ha portato alla nascita di Banca Carige Italia Spa, il nuovo istituto bancario che diventerà operativo nel 2013 e sarà partecipato al 100% dalla banca originaria. Secondo quanto affermato dal presidente Giovanni Berneschi, entro il prossimo anno saranno 353 gli sportelli attivi fuori dal territorio della Liguria.
La creazione della nuova Banca Carige Italia si inserisce all’interno del piano strategico 2011 – 2014: l’annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Genova, durante la quale il presidente e il direttore generale hanno illustrato quelli che saranno i principi basilari della banca, che sarà improntata sul modello federale. Banca Carige sarà invece capogruppo e dotata di tutte le funzioni di controllo e coordinamento. Berneschi ha inoltre reso note le motivazioni che hanno condotto allo sdoppiamento dell’istituto: ”Abbiamo sdoppiato la rete perché le missioni della Liguria e del resto d’Italia sono diverse. La Liguria deve pensare a una clientela mediamente anziana. Ma fuori Liguria serve una banca più aggressiva”.
Come conseguenza principale del progetto c’è, in primis, l’acquisizione di una maggiore redditività – si parla di 50 milioni di euro lordi entro il 2017 -, unitamente a un potenziamento del patrimonio di vigilanza pari a 600 milioni di euro. Le stime per il futuro, inoltre, parlano di un incremento di tutti i ratio patrimoniali di circa 250 bps, fino al raggiungimento di un core tier 1 ratio (cet1r) che corrisponderà all’8% entro il 1 gennaio 2013, un paramento superiore rispetto agli standard previsti da Basilea 3. Per quanto riguarda l’utile netto, le previsioni parlano di una crescita entro il 2017 dai 188 milioni di euro di oggi fino ad almeno 330 milioni di euro.
Dal punto di vista strettamente gestionale, invece, le due banche avranno comunque mission differenti e si baseranno su strategie di rete diverse, soprattutto per quanto concerne l’aspetto commerciale. L’approvazione dello sdoppiamento di Banca Carige da parte del consiglio di amministrazione ha avuto come conseguenza, infine, il rialzo del titolo in Borsa (+11% a 0,731 euro).