L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se l’acquisizione di Tirrenia Navigazione da parte di Compagnia Italiana di Navigazione – CIN crei una posizione dominante sulle rotte navali da e per la Sardegna, in grado di ridurre la concorrenza.
L’Antitrust spiega che, conclusasi la suddetta operazione, il capitale di Cin sarà trasferito a Moby Spa, che è attiva sulle stesse rotte, ed alla società L19 “società veicolo del fondo Clessidra, che pertanto in via indiretta eserciteranno il controllo congiunto di Tirrenia”.
L’ipotesi avanzata dall’Antitrust e che l’operazione determinerà “importanti effetti strutturali sulle principali rotte di collegamento della Sardegna con il continente (Genova – Porto Torres, Genova – Olbia, Civitavecchia – Olbia, prevalentemente per il trasporto passeggeri e Genova – Olbia, Livorno – Cagliari, per il trasporto merci), ove la sovrapposizione tra le attività di Tirrenia e Moby comporterà il raggiungimento di quote di mercato considerevoli in capo a un medesimo soggetto, con il rischio di incrementi dei prezzi dei servizi offerti”.
Insomma, questa posizione di dominanza potrebbe essere difficilmente fronteggiata dai concorrenti sia nel settore passeggeri che in quello merci: “Peraltro, secondo l’Autorità, – si legge nel comunicato di ufficializzazione dell’apertura dell’istruttoria che avrà una durata massima di 45 giorni – l’azione della concorrenza potenziale appare allo stato attuale limitata, in ragione della congestione delle banchine nei porti di partenza e destinazione, in particolare nelle stagioni e negli orari di punta, che impedirebbe la possibilità di ingresso di nuovi operatori sulle rotte interessate”.
Infine, secondo l’Autorità, considerato che l’operazione determina un’integrazione verticale tra le attività di gestione dei terminali marittimi e dei servizi di rimorchio di Moby e Tirrenia e i servizi di trasporto marittimi di passeggeri e merci,”la concentrazione potrebbe comportare rischi di discriminazione per gli operatori concorrenti non integrati”.