Secondo un analista americano, Facebook potrebbe sgonfiarsi e sostanzialmente sparire dal mercato globale. Data ultima: al massimo il 2020, ossia tra appena 8 anni. Motivo? Il mondo di internet e delle applicazioni mobili corrono più veloce di questo social network, che sarebbe troppo ancora al web tradizionale per proporsi in maniera efficace su smartphone e iPad di ultima generazione che si vanno sempre più diffondendo tra gli utenti.
Ma andiamo con ordine: Eric Jackson, fondatore di una società di investimenti d’oltreatlantico, ritiene infatti che l’azienda di Mark Zuckerberg farà la stessa fine di Yahoo che naviga in cattive acque e ha iniziato a licenziare gradualmente 2mila dipendenti per far fronte alla crisi. “Credo che fra 5 o al massimo 8 anni Facebook scomparità dalla rete” ha detto in un’intervista a un’emittende statunitense, a meno i 3 settimane dallo sbarco in Borsa del titolo “FB” che si è subito dimostrato un pessimo affare per gli investitori.
Secondo il suo giudizio, il crollo del 30% del prezzo delle azioni è un segnale di quello che pensa il mercato che si aggiunge al fatto che tra il miliardo di iscritti, diverse centinaia di milioni non sono attivi. “Il mondo si muove sempre più velocemente – ha poi precisato – e diventa sempre più competitivo. Penso che coloro che oggi dominano vivranno tempi duri nella prossima generazione. Che sarà sempre più basata sull’utilizzo delle applicazioni in mobilità“.
Ed è proprio la mancanza di mobilità o portabilità che sta facendo naufragare la già citata Yahoo e che farà scomparire anche Facebook sotto i colpi del web mobile a portata di mano, dove si concentrerano la maggior parte dei principali investimenti della rete nei prossimi anni. “Verranno premiati solo i portali che saranno in grado di girare attorno alle piattaforme mobili, cosa che il social network californiano non riesce a fare nonostante si stia dando da fare in questa direzione con l’acquisizione di applicazioni mobili come Instagram, Glancee, Gowalla e probabilmente Opera.
Nell’intervista, Eric Jackson ha poi parlato di 3 generazioni distinte del web: la prima è quella dei portali come Yahoo e Google; la seconda quella dei social network come Facebook e la terza da quelle aziende che riusciranno a reinventarsi su una piattaforma mobile. Google potrebbe essere sulla strada giusta, mentre Mark Zuckerberg no. “Anzi, è proprio l’acquisizione da parte di Facebook di tutte queste applicazioni mobili che condurrà il social network alla sua fine. Facebook può comprare anche compagnie di telefonia mobile, ma l’azienda creata nel febbraio 2004 è rimasta un grande sito internet diverso da un’applicazione mobile”.
Oltre all’Ipo negativa, il social network più famoso del mondo è alle prese con i ricavi sotto le aspettative. Ma non solo: nella raccolta pubblicitaria sul web, il format proposto da Facebook sarebbe quello che starebbe sperimentando una cattiva tenuta di fronte alla crisi economica. Senza contare che sono in arrivo centinaia di cause legali da parte dei sottoscrittori per il fatto che l’azienda, insieme a Morgan Stanley, ha valutato malamente la quotazione in Borsa.