Alitalia ha presentato la nuova strategia commerciale sulla rotta tra Milano e Roma, avvicinando l’offerta tariffaria ai treni delle Ferrovie dello Stato e di NTV. Il presidente Roberto Colaninno e il CEO Andrea Ragnetti hanno infatti reso noto alcune novità su questa che fino all’avvento dell’alta velocità ferroviaria tra Milano e Bologna era la tratta più trafficata sui cieli italiani e ai primi 3 posti nella classifica europea.
Dal 16 luglio prossimo, dalle attuali 44 tariffe si passerà a 5, con prezzi mediamente più bassi per invogliare la clientela a scegliere l’aereo al posto del treno.
La strategia prevede 3 tariffe “Easy”, che comprendono servizi dedicati come banchi check-in, biglietterie e gate di imbarco riservati, oltre al fast track per i controlli di sicurezza. La tariffa più bassa non sarà rimborsabile e sarà di 99 euro a tratta (tasse incluse), disponibile fino al 5° giorno precedente alla partenza; quella di mezzo toccherà di 149 euro “chiavi in mano” e sarà disponibile fra il 4° e il 3° giorno precedenti alla partenza (anche questa tariffa consente di modificare la prenotazione con il pagamento di una integrazione e non è rimborsabile); per usufruire di quella più flessibile, sempre disponibile e rimborsabile in caso di mancata partenza bisognerà pagare invece 199 euro.
Dedicate soprattutto a chi viaggia per lavoro sono invece le 2 tariffe “Comfort”: in questo caso i passeggeri posono accedere alle sale Freccia Alata, avere l’imbarco prioritario, vedersi assegnati i posti nelle prime file con il sedile a fianco sempre libero e ricevere un catering dedicato. Quella da 189 euro a tratta (tasse comprese) è disponibile fino al 5° giorno precedente alla partenza (la tariffa non è rimborsabile con possibilità di effettuare modifiche della prenotazione dietro il pagamento di una integrazione; quella da 289 euro, invece, è sempre disponibile e molto flessibile in quanto è rimborsabile e consente di modificare gratuitamente la prenotazione.
La nuova strategia tariffaria di Alitalia di “lotta alle low cost e ai treni” arriva a pochi giorni dalla notizia che anche il 2012 si chiuderà in perdita, con dati ancora peggiori rispetto al 2011. Roberto Colaninno e Andrea Ragnetti puntano a raggiungere l’utile di bilancio nel corso del 2013. Il CEO, nel corso della convention “Alitaliaday2012“, ha sottolineato che “anche il secondo trimestre del 2012 è andato male rispetto allo stesso del 2011”. Le cause? La crisi economica e il costo del carburante in primis. “Ma nel prossimo anno puntiamo all’utile per la prima volta da 20 anni a questa parte”.
Il presidente ha detto invece che “l’unica cosa che ci manca per far tornare grande la compagnia aerea è avere i conti in nero, non tanto riducendo i conti ma puntando sullo sviluppo, anche conquistando nuovi clienti e triplicandoli rispetto a oggi”. Nel frattempo Alitalia e i suoi soci puntano a una maggiore integrazione con Air France-KLM, che “sarebbe un naturale sviluppo delle cose anche perché è ideale per il nostro sistema di aeroporti” ha aggiunto Colaninno.
Con il vettore franco-olandese – che attualmente è l’azionista di maggioranza di Alitalia con il 25% delle azioni – ci sarà un’integrazione sempre maggiore anche se una vera e propria vendita “dovrà essere decisa solo dagli azionisti”.