A quaranta giorni dallo sbarco in Borsa di Facebook, le 7 banche che hanno accompagnato questa nuova avventura al NASDAQ del team di Mark Zuckerberg possono tornare ad emettere giudizi sul titolo. Il flop iniziale di Facebook in Borsa è un po’ avvenuto per causa degli advisor che non hanno ben valutato tutto ciò che c’era da tenere d’occhio, e adesso sono dunque tornate per esprimere delle considerazioni a riguardo.
Sono Citigroup, Bank of America, Barclays, Credit Suisse, Morgan Stanley, Jp Morgan e Goldman Sachs gli istituti advisor di Facebook al NASDAQ e, tra questi, solo 3 consigliano ancora di comprare le azioni Facebook, mentre le altre 4 consigliano agli investitori di tenerlo.
Citigroup, Bank of America, Barclays e Credit Suisse hanno valutato il titolo FB come “Neutrale“, come per dire che consigliano ai nuovi investitori di non comprarlo e a chi, invece, lo possiede dal collocamento di tenerlo. Morgan Stanley, Jp Morgan e Goldman Sachs hanno invece assegnato alle azioni un rating “Buy“, pertanto suggeriscono di comprarlo probabilmente nella speranza che le nuove mosse di Facebook possano risollevare la situazione al NASDAQ. Scott Devitt di Morgan Stanley crede infatti che, nonostante tutto, il social network di Mark Zuckerberg possa sfruttare la propria base d’utenza e monetizzare tramite advertising su dispositivi mobile.
Barclays non è d’accordo su quanto espresso dal sottoscrittore principale di Facebook – 16 milioni di dollari all’Ipo – e non crede che il canale sociale possa trarre guadagno dalla crescita degli smartphone e dei tablet sul mercato, per tale motivo ha fissato il price target delle azioni FB a 35 dollari. RBC è più ottimista e tocca il tetto dei 40 dollari per titolo; Morgan Stanley invece 38 dollari per titolo, sotto la media di Goldman e Jp Morgan, che hanno fissato il target rispettivamente a 42 e 45 dollari.
Si ricorda che il prezzo delle azioni FB nel collocamento era fissato a 38 dollari, mentre in occasione della chiusura di ieri a Wall Street, si è registrato un prezzo di 33,10 dollari. E mentre gli istituti bancari advisor di Facebook in Borsa tornano ad esprimere la propria opinione sul futuro, possibile andamento delle azioni del gruppo statunitense, il titolo Facebook continua dunque ad esser sotto rispetto alle previsioni di mercato fatte prima dell’Ipo.