Facebook può aiutare a trovare lavoro, e in alcuni casi un accesso smodato al social network durante l’orario lavorativo può causare il licenziamento. Tuttavia anche la creatura di Mark Zuckerberg sembra aver perso punti proprio negli ultimi mesi, caratterizzati da un lento declino e da un sempre minore numero di lavoratori che lo utilizzano in ufficio.
Secondo la società statunitense Palo Alto Networks, infatti, gli accessi a Facebook dagli apparecchi dell’ufficio sono in graduale diminuzione, tanto che tra novembre 2011 e maggio 2012 il calo degli utenti ha toccato il 20%. La ricerca, condotta su circa 2mila aziende a livello mondiale, ha rivelato come le preferenze dei lavoratori si stiano nettamente spostando verso un altro tipo di prodotti virtuali, in particolare applicazioni fotografiche sofisticate e sistemi di video in streaming, nonché verso gli altri social network inizialmente messi in ombra proprio dal competitor più famoso nel mondo, che oggi vanta anche una quotazione in borsa.
Nel lasso di tempo preso in esame dall’indagine, infatti, la percentuale di utenti che usa Facebook durante l’orario lavorativo è scesa dal 54% al 37%, mentre a conquistare terreno è Twitter – che piace al 21% dei dipendenti, contro l’11% precedente – e anche il nuovo Pinterest, sebbene utilizzato solo nell’1% delle aziende che hanno partecipato alla ricerca.
A balzare in cima alla lista delle risorse Web più cliccate dai lavoratori, tuttavia, è YouTube: secondo lo studio, infatti, bel il 3,8% della Rete aziendale sarebbe ampiamente sfruttata per visionare video in streaming, senza considerare che la percentuale degli utenti che utilizzano il sistema con regolarità dalla propria postazione di lavoro risulta pressoché triplicata in un solo anno. Un dato, infine, è particolarmente interessante da rilevare: il sondaggio ha messo nero su bianco le abitudini dei lavoratori di tutto il mondo in materia di utilizzo della banda aziendale, evidenziando anche come nella stragrande maggioranza dei casi i dipendenti ne facciano un uso del tutto personale, e questo nonostante i vantaggi portati dall’utilizzo di Facebook sul lavoro siano stati confermati in numerose occasioni.