In un momento di forte crisi economica arrivano segnali di sofferenza anche da grandi aziende come Microsoft, che ha dichiarato una maxi-svalutazione da 6,2 miliardi di dollari. A pesare sui conti della società di Bill Gates è un asset comprato nel 2007: si tratta della aQuantive, un gruppo specializzato nella distribuzione di annunci digitali online.
Tutto comincia quello stesso anno, quando Google compra per 3,1 miliardi di dollari DoubleClick, una società (allora quotata al Nasdaq) specializzata nella distribuzione di annunci digitali. Microsoft si oppone all’operazione. Ma dopo che le autorità antitrust americane danno il via libera, la società guidata da Steve Ballmer risponde con un’analoga acquisizione: aQuantive, una società che, oltre a coprire lo stesso segmento di DoubleClick, stava di casa a Seattle come Microsoft.
La aQuantive non ha tenuto il passo con il mercato della pubblicità online, fino al punto di valere praticamente zero. Nel 2009, quando l’azienda fondata da Bill Gates ha lanciato Bing, il suo motore di ricerca, la Microsoft aveva l’8% del mercato americano del search, Yahoo il 20% e Google il 65. A oggi, Bing ha raddoppiato la sua quota di mercato a spese di Yahoo (con la quale ha stretto nel frattempo un accordo commerciale), ma Google ha consolidato la propria posizione al 67%, anche grazie all’impatto di DoubleClick.
Benché il trimestre che si è chiuso a giugno (insieme all’esercizio fiscale 2011-2012) non porterà l’utile netto che avevano previsto, gli analisti non si sono granché impressionati di fronte alla svalutazione di aQuantive. Ieri al Nasdaq, il titolo Microsoft è risultato poco mosso e in lieve rialzo, con volumi di scambio sensibilmente inferiori alla media.
La capacità di fuoco del gruppo è ancora elevata e qualche nuova, clamorosa acquisizione potrebbe essere dietro l’angolo. Nelle ultime settimane, annunciando il tablet Surface che dovrebbe arrivare sul mercato entro fine anno, la Microsoft ha cambiato strategia: si metterà a costruire hardware (come già fa con la Xbox). Non solo: con un’uscita che ha sorpreso molti, l’azienda guidata da Steve Ballmer ha da poco rivelato che l’atteso Windows 8 per i dispositivi mobili non funzionerà sugli attuali smartphone che “girano” sotto Windows.