Secondo il Wall Street Journal, Google potrebbe pagare una multa da 22,5 milioni di dollari per concludere la causa relativa alla presunta violazione della privacy in Safari, il browser di Apple in versione iOS. L’azienda di Mountain View è infatti accusata di aver aggirato le impostazioni di sistema per monitorare e registrare le abitudini di navigazione degli utenti iPhone, iPad e iPod Touch.
Se confermata, sarebbe la sanzione più elevata mai inflitta dalla Federal Trade Commission (FTC) a una singola azienda, e nonostante Google abbia già rimosso il meccanismo che gli avrebbe consentito di aggirare la privacy in Safari, quanto fatto in passato potrebbe costare al gruppo di Mountain View una cifra piuttosto ingente.
Google ha fatto comunque sapere che i cookie pubblicitari sotto accusa non sono stati utilizzati per raccogliere alcun dato personale degli utenti Apple. In una nota sottolinea infatti che “non possiamo entrare nei dettagli, tuttavia ricordiamo che definiamo degli standard di privacy e sicurezza altissimi per i nostri utenti. La FTC si è focalizzata su una pagina del centro assistenza pubblicata oltre 2 anni prima della nostra composizione amichevole e un anno prima che Apple cambiasse la sua politica per la gestione dei cookies. Ora abbiamo cambiato la pagina e rimosso dal browser di Apple i cookies pubblicitari, che non hanno raccolto alcuna informazione personale”.
Insomma a Mountain View avrebbero trovato un accordo con la FTC per chiudere questa spinosa vicenda, emersa nello scorso febbraio quando il Wall Street Journal scoprì il comportamento scorretto di Google. Subito dopo esser stata contattata dal quotidiano statunitense, Google aveva disattivato il codice incriminato ma ciò aveva causato l’avvio di un’indagine da parte dell’FTC.
V’è da dire però che se da una parte la somma della multa dovrebbe essere la più alta finora mai imposta dall’FTC, si tratta di una cifra irrilevante per Google, dato che per ottenere un simile guadagno l’azienda impiega appena 5 ore.