Arriva la scure di Moody’s sull’Italia: l’agenzia ha declassato il rating sui titoli di Stato da A3 a Baa2 ovvero due livelli sotto quello precedente con un outlook che permane negativo.
Tre i fattori chiave che avrebbero portato alla decisione del declassamento ovvero un aumento dei costi di finanziamento con un rischio di contagio proveniente dalla Grecia e dalla Spagna. Moody’s spiega anche che la prospettiva economica a breve termine in Italia si è deteriorata, manifestata dalla crescita debole e dalla maggiore disoccupazione, il che alimenta il rischio del mancato rispetto degli obiettivi di consolidamento fiscale: “Il mancato rispetto di obiettivi di bilancio a sua volta potrebbe indebolire ulteriormente la fiducia dei mercati, aumentando il rischio di una brusca frenata dei finanziamenti sul mercato”.
Moody’s riconosce che il governo ha proposto, e ha legiferato, un programma di riforma che ha un potenziale per migliorare materialmente in Italia la crescita a lungo termine e le prospettive fiscali. Come parte di questo programma, le autorità hanno previsto 3 pacchetti di risanamento del bilancio, rafforzato il sistema pensionistico e approvato una regola di pareggio di bilancio strutturale, che sarà efficace a partire dal 2014. Inoltre, all’inizio di luglio il governo ha approvato ulteriori tagli alla spesa, al fine di rinviare un aumento dell’IVA che doveva entrare in vigore nel mese di ottobre 2012, e che avrebbe messo ulteriore pressione al ribasso sulla domanda interna.
Moody’s spiega pero’ che l’outlook negativo riflette la visione che i rischi per l’attuazione delle riforme rimangono sostanziali. In aggiunta a ciò c’è il deterioramento del contesto macroeconomico, che aumenta il peso dell’austerità e delle riforme tra la popolazione.
Moody’s effettua anche un accenno al clima politico che si registra in Italia dove sembra sia già iniziata la campagna elettorale per le prossime elezioni politiche del 2013:” Il clima politico, tanto più che le elezioni di primavera 2013 si avvicinano, è anche una fonte di rischio”.