Apple aveva deciso di ritirare i propri prodotti dal sistema di valutazione di EPEAT (uno strumento di valutazione ambientale dei prodotti elettronici) ma, a distanza di pochi giorni, ha optato per un dietrofront: con una lettera aperta scritta dal capo della divisione hardware Bob Mansfield, l’azienda di Cupertino ha infatti ammesso di aver sbagliato facendo una scelta del genere, dunque la troupe di Tim Cook torna indietro e i suoi prodotti tornano ad essere inclusi nel registro green.
Con una lettera ai consumatori, Mansfield spiega infatti che «molti nostri fedeli utenti si sono fatti sentire, dichiarandosi spiaciuti dalla scelta che abbiamo attuato con il ritiro dei nostro prodotti dal sistema di valutazione di EPEAT. Ammetto che si è trattato di un errore e, da oggi, tutti i nostri prodotti compatibili con le normative, tornano su EPEAT».
Dopo l’annuncio a sorpresa dell’uscita dall’Epeat, l’ente statunitense che provvede a mettere i bollini verdi ai prodotti tecnologici, annuncio che aveva peraltro suscitato parecchie polemiche soprattutto nella città di San Francisco, Apple torna sui suoi passi. I californiani non avevano gradito assolutamente la decisione di Apple e avevano minacciato di interrompere la fornitura dei prodotti con la mela morsicata, poiché Cupertino aveva infatti rinunciato alle verifiche di impatto ambientale dei propri impianti e dei propri dispositivi.
Apple aveva motivato la propria scelta con le parole di Kristin Huguet, portavoce del gruppo, la quale aveva infatti spiegato a The Loop che «Qui in Apple assumiamo sempre un approccio completo alla misurazione dell’impatto ambientale e tutti i nostri prodotti rispettano gli standard più severi in materia di efficienza energetica supportati dal governo USA, ovvero Energy Star 5.2. Siamo tra i primi nell’industria a documentare le emissioni di gas serra per ogni prodotto sul nostro nostro sito Web e i prodotti Apple sono superiori in altre importanti aree ambientali non misurate da EPEAT, come ad esempio la rimozione di materiale tossici».
Apple avrebbe dunque considerato lo standard EPEAT troppo restrittivo e, invece, lo standard Energy Star 5.2 più efficiente e completo, ma tornando ad adottare la certificazione Cupertino ha chiesto un adeguamento dei parametri, così che l’EPEAT tenga conto dei suoi progressi per la tutela dell’ambiente: «Apple fa i prodotti più responsabili dal punto di vista ambientale di tutta la nostra industria. Il nostro team ha lavorato in maniera durissima per anni per rendere i nostri prodotti sempre più ecosostenibili e molto del nostro progresso è stato fatto in aree che non sono ancora misurate dall’EPEAT. Pensiamo che lo standard IEEE 1680.1 (dell’EPEAT, ndr) potrebbe essere molto più efficiente se fosse aggiornato per tenere in considerazione progressi come quelli menzionati. Vogliamo lavorare con l’EPEAT per far evolvere il loro standard. Il nostro team è impegnato a disegnare prodotti che ciascuno possa essere fiero di usare».