In Spagna si sta verificando una situazione di disoccupazione record: il Paese iberico è praticamente tornato ai tempi del dittatore Francisco Franco, dato che il livello di spagnoli senza lavoro è ai massimi dal 1975. La percentuale dei disoccupati è giunta al 24,6%.
La situazione economica della Spagna continua dunque a peggiorare: nel secondo trimestre del 2012, la situazione lavorativa nel paese ha vissuto un momento di crisi senza precedenti in questi anni. L’Ine, l’ufficio nazionale di statistica, ha evidenziato che l’aumento della disoccupazione in quel territorio, durante il trimestre preso in esame che si è concluso a fine giugno, è stato più lento rispetto a quello registrato nei primi tre mesi del 2012.
Ciò significa che tra aprile, maggio e giugno altri 53 mila spagnoli hanno perso il lavoro, cosa che fa ben comprendere come la quarta economia europea stia incontrando serie difficoltà a superare la crisi. Secondo i dati diramati, il numero dei disoccupati in Spagna, in totale, è pari a 5.693.100 unità. Praticamente uno spagnolo su quattro è senza lavoro. E ciò è davvero molto preoccupante.
Non solo solo i comuni cittadini spagnoli a vivere un momento di difficoltà senza precedenti dalla morte del dittatore Franco, che aveva piegato in due il Paese, ma i problemi economici stanno affliggendo anche le banche spagnole, che sono sempre più sull’orlo del baratro. Anche se l’Unione Europea ha finanziato loro 100 miliardi di euro per tentare di aiutare gli istituti a uscire dalla crisi, le banche avranno bisogno di ulteriori aiuti economici a causa del crescente debito pubblico. A meno che la situazione non cambi improvvisamente, ma dato il trend negativo costante ciò sembra davvero molto difficile.