Fincantieri costruirà un traghetto di ultima generazione per la Société des traversiers du Québec, azienda di navigazione canadese che opera nella zona orientale del Paese nordamericano. Il contratto, del valore di 148 milioni di dollari canadesi (quasi 120 milioni di euro), è stato siglato tra Gabriele Cocco e Georges Farrah, rispettivamente direttore navi mercantili dell’azienda italiana e CEO di Stq.
L’azienda che riceverà la nave ha potuto ottenere finanziamente statali da parte del governo del Quebec che puntava a investire risorse per dei grandi progetti, mentre non è avvenuto alcun intervento di parte di enti italiani preposti a favorire l’export dalla Penisola.
Ora l’azienda controllata da Fintecna e dal ministero dell’Economia inizierà a lavorare alla definizione del progetto della nave e alla costruzione della stessa, considerando che avrà poco più di 2 anni di tempo per portare a termine l’opera visto che la consegna è prevista per la fine del 2014. Fincantieri ha già reso noto che il traghetto in questione adotterà le ultime tecnologie in fatto di navigazione con un occhio di rigurdo al risparmio energetico e al basso impatto ambientale: avrà 4 gruppi diesel di generazione elettrica del tipo “dual fuel” che saranno alimentati sia a gas che a marine diesel oil. Accanto vi saranno 2 motori elettrici che favoriranno la manovrabilità della nave.
L’azienda acquirente ha reso noto che questa nuova unità sarà impiegata sulla rotta Matane-Baie-Comeau-Godbout unendo le due sponde del golfo di San Lorenzo in un punto in cui la larghezza è di circa 60 km. Effettuerà 1600 traversate l’anno e permetterà a 200mila persone e a oltre 116mila veicoli di spostarsi da una riva all’altra.
Con questa commessa, le navi di Fincantieri arrivano anche nell’America del nord, dopo il Mediterraneo, il Mar Baltico e il Mare del Nord.
Intanto, Fincantieri ha reso noto anche i risultati del primo semestre del 2012, che si è chiuso con ricavi a 1,23 miliardi di euro, in aumento del 4,8% rispetto ai 1,17 dello stesso periodo del 2011. Ancora meglio il risultato della gestione ordinaria, che ha chiuso a 26 milioni di euro, in aumento del 62,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e di buon auspicio per l’intero anno in corso, che si dovrebbe chiudere con un segno più.
La posizione finanziaria netta, in cui la liquidità di cassa supera i debiti aziendali, permetterà alla società di investire denaro con tranquillità, sempre con l’obiettivo di creare valore. Nel corso dell’anno, comunque, gli stabilimenti produttivi targati Fincantieri non lavoreranno al massimo del loro potenziale, nonostante un portafoglio ordini di poco superiore ai 7 miliardi di euro. Ne consegue che per alcuni stabilimenti a minor utilizzo si ricorrerà alla cassa integrazione straordinaria.