Approvato dal Cda di CIR-Compagnie Industriali Riunite, riunitosi sotto la presidenza di Stefano Micossi, la relazione finanziaria semestrale. Nella nota diramata al termine del Cda viene specificato che “nonostante le ripercussioni della profonda recessione in atto in Italia sulle attività più esposte al mercato domestico (in particolare Sorgenia nell’energia ed Espresso nei media)”, il gruppo ha chiuso il primo semestre dell’anno con un risultato netto positivo di quasi un milione di euro “benché in calo rispetto al 2011”.
I ricavi consolidati sono cresciuti del 9,1% a oltre 2,4 miliardi mentre il margine operativo lordo è sceso del 22,3% a 175,8 milioni di euro: “Espresso e, soprattutto, Sorgenia hanno registrato una sensibile riduzione della redditività – si legge – rispetto allo scorso anno mentre nella componentistica auto prosegue la crescita globale di Sogefi. Nella sanità, l’attività di KOS si mantiene stabile. Tutte le principali controllate operative del gruppo, a eccezione di Sorgenia, hanno chiuso il semestre in utile. Il contributo degli investimenti finanziari nel semestre è stato positivo”.
Come detto, il risultato netto del gruppo è stato positivo per 0,7 milioni di euro, in calo rispetto allo stesso periodo del 2011 quando si toccò quota 19,4 milioni: “La variazione rispetto allo scorso anno, nonostante la crescita dell’utile di Sogefi, è attribuibile principalmente al minore contributo delle altre controllate operative e in particolare di Sorgenia, che ha chiuso il semestre con un risultato netto negativo per circa 54 milioni di euro. Il risultato del semestre beneficia del favorevole adeguamento a fair value dei titoli in portafoglio (8 milioni di euro) e di proventi dagli investimenti nel private equity (4,2 milioni di euro)”, specifica la nota.
Il gruppo CIR, il cui indebitamento consolidato netto è salito a 2,55 miliardi di euro contro i 2,43 dello scorso anno, è attivo in 5 principali settori: nell’energia con Sorgenia, nei media con Espresso, nei componenti auto con Sogefi, nella sanità con Kos e negli investimenti non core. Le prime 2 (e Sogenia in particolare) hanno sentito la crici economica, portando delle perdite. In crescita invece Sogefi mentre Kos rimane sostanzialmente stabile.