Mediaset ha chiuso il primo semestre del 2012 con utili e ricavi in calo, che tuttavia presentano valori in linea con le attese degli analisti. L’utile netto maturato dall’azienda, in particolare, è inferiore a quello registrato nel 2011, mentre per quanto concerne i ricavi è lo stesso gruppo a sottolineare come una crescita nell’intero esercizio sia del tutto improbabile.
Per il gruppo Mediaset, quindi, i primi 6 mesi dell’anno in corso sono stati caratterizzati dal crollo degli utili del 73,5% a 43,1 milioni, con l’ebit sceso fino a 146,4 milioni (-57%) e ricavi in perdita dell’11,21% a 1,999 miliardi. Non migliorano neanche le cifre inerenti la raccolta pubblicitaria, in calo rispetto allo stesso periodo del 2011 e ferma a 1,45 miliardi, mentre una flessione in positivo riguarda l’indebitamento netto, passato a 1,696 miliardi stimati a giugno dai 1,775 miliardi del 31 dicembre 2011.
Le previsioni del gruppo di Cologno Monzese non sono rosee per quanto concerne il secondo semestre del 2012, infatti sono gli stessi vertici Mediaset a ribadire come non siano attesi sviluppi eclatanti per l’utile netto, che con ogni probabilità sarà inferiore a quello registrato nel 2011 anche alla fine dell’anno.
Nella nota diffusa dal Biscione si leggono inoltre previsioni realistiche anche in materia di raccolta pubblicitaria: “Poiché il quadro economico generale non prospetta verosimili segnali di ripresa nei prossimi mesi, l’andamento del mercato pubblicitario difficilmente potrà vedere nel secondo semestre una radicale inversione di tendenza, sia in Italia sia in Spagna, rispetto a quella registrata nel primo semestre. Sul fronte ricavi è quindi poco probabile ipotizzare una crescita rispetto al 2011“.
La relazione sul primo semestre 2012, approvata dal consiglio di amministrazione Mediaset presieduto da Fedele Confalonieri, ha avuto pesanti ripercussioni a Piazza Affari, dove il titolo del gruppo ha subito un calo pari all’8,72% con 1,29 euro per azione.