Non c’è pace per la Saab. Il costruttore auto svedese continua ad essere al centro di una serie di strascichi giudiziari che, visto le prospettive, rischiano di trascinarsi nel lungo termine. Le vicende della società, dopo la cessione da General Motors a Spyker, e il successivo fallimento, sono ora sfociate in una formale denuncia contro la stessa General Motors presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti, nel Distretto Orientale del Michigan, proprio per conto della Saab.
In altri termini, a General Motors viene contestato un comportamento sostanzialmente scorretto, finalizzato a “interferire” in maniera illecita tra la Saab, la Spyker e Youngman, investitore cinese che, con il suo impiego, avrebbe potuto evitare il fallimento della compagnia svedese. Di qui, la citazione in giudizio della GM, tramite istanza proposta dalla Spyker.
La stessa Spyker ha immediatamente diffuso una nota nella quale precisa come ogni azione – finalizzata all’ottenimento di un risarcimento certamente non risibile, pari a circa 3 miliardi di dollari – è stata avviata per conto della controllata Saab Automobile. “Questa azione legale – si legge nel comunicato della casa – vuole ottenere una riparazione per le azioni illegali intraprese da GM per evitare la concorrenza con Saab Automobile nel mercato cinese”. Secondo quanto dichiarato dalla nota, “le azioni di GM hanno avuto l’obiettivo diretto e volontario di portare la Saab Automobile verso il fallimento. Ciò è stato il risultato delle interferenze di GM nella transazione tra Saab Automobile, Spyker e l’investitore cinese Youngman”.
Sempre stando a quanto ricostruito dalla Spyker, se l’operazione fosse stata completata, “avrebbe permesso la ristrutturazione di Saab Automobile che, rimanendo solvente, avrebbe assicurato la continuità aziendale”. Una tesi, quella di Spyker, che sembra essere sostenuta da parte di diversi analisi, e che ricordano come la stessa GM aveva rifiutato, prima di vendere la Saab all’azienda olandese specializzata in vetture sportive, alcune offerte di costruttori cinesi, proprio al fine di tutlare gli interessi della SAIC Motor, azienda cinese di Stato, socia di GM in tale Paese.
Saab Automobile, essendo in amministrazione controllata, non può sostenere le spese del giudizio. Di qui la stipula di un accordo tra la Spyker e la Saab, in base al quale la prima sosterrà i costi del contenzioso in cambio di una quota del premio che spetterà a Saab se il procedimento si sarà concluso con successo.