Nuova tappa della vicenda che vede al centro lo stabilimento Ilva di Taranto. Sabato, nella sede milanese dell’azienda, si è svolto il Consiglio di amministrazione alla presenza del presidente Bruno Ferrante.
Lo stesso Ferrante ha comunicato che c’è stata l’approvazione del piano di investimenti ambientali di 146 milioni di euro “confermando così la tempestività dell’impegno da parte della società con interventi concreti. Alcuni interventi sono già in corso di attuazione, altri che riguardano l’area a caldo verranno valutati con i Custodi e avviati subito a realizzazione”, ha sottolineato Ferrante.
Nella sua dichiarazione ufficiale rilasciata al termine del Cda, Ferrante spiega quali siano questi interventi: “Si citano in particolare i vari sistemi di monitoraggio, oggetto in parte di accordo con la Regione e con l’Arpa, il campionamento a lungo termine delle diossine – si legge nella nota – gli interventi sugli altoforni per una efficace captazione delle polveri, la barriera frangivento ai parchi minerari ed infine l’adeguamento del raffreddatore rotante dell’ impianto di agglomerazione con il potenziamento del sistema di captazione e aspirazione delle polveri”.
Intanto, il ministero della Salute ha reso noto che, nell’ambito del programma “Ambiente e Salute“, l’Iss, in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Taranto, ha condotto uno studio di monitoraggio biologico su 50 soggetti che hanno lavorato come allevatori in masserie ubicate nel territorio provinciale di Taranto per valutare l’entità di inquinanti persistenti, come metalli pesanti e diossine, nel corpo di questi allevatori. I risultati dello studio saranno resi noti il prossimo 12 ottobre.