Non c’è nessuna garanzia per i posti di lavoro dei dipendenti di Alcoa: è quanto ha spiegato Elsa Fornero, ministro del Welfare sotto il governo Monti, in occasione di una conferenza stampa che ha avuto luogo a Bruxelles dedicata al tema occupazionale europeo.
Nello stabilimento sardo c’è già una situazione davvero critica che non sembra possa avere pace a breve, ma secondo Elsa Fornero la forma introdotta in Italia non serve a garantire i singoli posti ma a risolvere l’emergenza economica del territorio.
“In questo momento di recessione serve che ci sia uno spostamento dell’enfasi dalle politiche di stabilizzazione finanziaria a politiche macroeconomiche a sostegno dell’economia reale, che vuol dire occupazione, produzione e reddito per le famiglie”. Il problema sarà trasformare le parole della Fornero in atti concreti, però.
Per quanto riguarda la riforma del lavoro, il ministro ha affermato che “io sostengo che da un lato è normale che ci siano gli scontenti sulla riforma, che ha una tale vastità e ampiezza di ambizioni. Non ho mai detto che è la riforma ottimale, ma ho sempre detto che è stata condotta in circostanze difficili e contiene molti buoni elementi su cui lavorare. Potrà capitare che qualche contratto a durata determinata non sia rinnovato, questo, però, credo sia difficile attribuirlo alla riforma piuttosto che alla recessione”.
Specificatamente al caso di Alcoa, Elsa Fornero ha dichiarato di essere “vicina a questi lavoratori che rischiano di perdere il lavoro” anche se “sarebbe sbagliato dire che noi garantiremo i vostri posti di lavoro”. Questo perché “la difesa dei singoli posti di lavoro, anche quando non erano più economicamente attivi, ha portato in passato a gravi sprechi di risorse”.
Anche per il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti la situazione Alcoa è difficile: a suo parere, una soluzione è possibile ma difficile. L’obiettivo del governo è quello di “trovare un investitore che abbia capacità manageriale e finanziaria per dare un futuro allo stabilimento. Crediamo che sia possibile, anche se la situazione è difficile. Il governo sta lavorando per questo” sebbene lo stabilimento di Alcoa “registri una situazione di perdita da tempo e sarà necessaria una riorganizzazione dell’impianto”.