Non è stata la giornata decisiva per Alcoa ma di sicuro è stata la più tesa dall’inizio della vertenza. Al ministero dello Sviluppo Economico s’è svolto il tanto atteso incontro tra Governo, rappresentanti delle istituzioni locali, rappresentanti dell’Alcoa e dei sindacati.
Operai e sindacati hanno sostanzialmente portato a casa due risultati positivi ovvero l’ufficializzazione della presentazione formale di manifestazione di interesse dei gruppi Klesch e Glencore ed il rallentamento del processo di spegnimento delle celle dello stabilimento di Portovesme con annessa garanzia dell’accesso alla cassa integrazione in deroga per gli operai dell’indotto.
Al termine della lunga riunione svoltasi al dicastero di via Veneto, è stato emanato un comunicato che riprende i punti salienti del verbale siglato dal ministero con la condivisione di Regione e Provincia. Si spiega che il Governo prende l’impegno per dare “adeguata soluzione ai problemi generali del Sulcis e, in tale contesto, alla crisi generata dalla decisione di Alcoa di cessare la produzione dello stabilimento di Portovesme” prendendo atto “delle manifestazioni di interesse pervenute finora (quella del gruppo Klesch e quella del gruppo Glencore)” ed auspicando che si arrivi “rapidamente ad una positiva conclusione”. La nota spiega che “in questo quadro, governo e istituzioni territoriali svolgeranno un lavoro di stimolo e sorveglianza costante, nelle forme più adeguate ed opportune” con una convocazione a breve di Klesch e Glencore, “per verificare lo stato di avanzamento della trattativa e fornire l’adeguata assistenza per il superamento di eventuali ostacoli e difficoltà”.
Infine, è stato reso noto che il processo di spegnimento delle celle procederà in modo più graduale, che la fonderia resterà operativa per il tutto il mese di novembre e che “oltre a garantire la tenuta in efficienza di tutte le celle, verrà adottata, per un significativo numero di esse, una tecnica in grado di garantire l’immediata rimessa in marcia dello stabilimento, della quale Alcoa si assume l’onere economico”.