L’uscita dalla crisi economica per l’Italia non è lontana, e si potrà parlare di crescita già dal 2013: queste le affermazioni del premier Mario Monti, che ha dichiarato le sue aspettative per l’economia della nazione nel corso di un’intervista rilasciata per Class Cnbc a Cernobbio.
Una previsione certamente ottimista che vede Mario Monti sostenere in prima linea le potenzialità del paese, in grado non solo di lasciarsi alle spalle la crisi ma anche di raggiungere l’equilibrio di bilancio prima di altri stati membri dell’Unione Europea, e questo nonostante il grave debito che caratterizza la nazione. Primi nella UE, quindi, ma anche abbastanza forti da avviare nuovi investimenti nel momento in cui le condizioni saranno maggiormente favorevoli, a partire dal calo dei tassi d’interesse.
Il 2013 sarà l’anno in cui il paese raggiungerà l’obiettivo di bilancio, stando almeno alle affermazioni del Presidente del Consiglio, tuttavia le cifre rese note dall’Istat sembrano presentare un quadro meno ottimistico. Tra aprile e giugno il PIL ha infatti subito un calo pari allo 0,8% rispetto al 2011, inferiore del 2,6% a confronto con il secondo trimestre dell’anno scorso. Monti sottolinea inoltre come tra le priorità del Governo figurino sia la spending review sia la riduzione della pressione fiscale, un obiettivo difficile da conseguire sebbene il primo passo sia quello di evitare ulteriori aumenti delle tasse.
Il premier nega, inoltre, la possibilità che l’esecutivo introduca nuove tasse al fine di arricchire le entrate, in riferimento all’ipotesi di tassare alcolici, sigarette e bevande che recentemente ha riempito le pagine dei quotidiani: “Stiamo svolgendo una profonda spending review nell’ambito dell’amministrazione pubblica italiana, il cui obiettivo è precisamente evitare di dover aumentare l’IVA nei prossimi trimestri o nel prossimo anno“.
Le previsioni di Monti per il futuro dell’Italia spaziano anche verso la sfera personale, tanto da rendere note alcune anticipazioni riguardo un possibile “Governo Monti bis“: il premier ribadisce la sua volontà di portare a termine il mandato il prossimo aprile: “Il mio orizzonte è di lungo termine per quanto concerne le riforme che abbiamo ‘impiantato’ nell’economia italiana per generare benefici anche negli anni a venire, ma il mio orizzonte personale in questa attuale e ‘strana’ occupazione finisce ad aprile del 2013“.