Era dai tempi dell’Ipo di Facebook, che è avvenuta nel mese di maggio, che Mark Zuckerberg non teneva un discorso pubblico: nella serata di ieri è tornato a parlare pubblicamente agli investitori rispondendo a tutte le domande da loro poste, con l’obiettivo di chiedere fiducia.
Il fondatore di Facebook ha chiesto un maggior impegno agli investitori così da riportare a un buon livello il titolo FB al NASDAQ, crollato sin dall’Ipo e giunto a quota 18 dollari, esattamente la metà dalla collocazione. Mark Zuckerberg ha spiegato che è al lavoro sul campo mobile, in crescita esponenziale da diverso tempo e sul quale il primo social network al mondo ancora pecca, nonché su quello delle inserzioni pubblicitarie, la fonte di guadagno del gruppo di Menlo Park.
Il CEO della società californiana si è inoltre espresso circa quel presunto smartphone Facebook, che si vocifera dovrebbe debuttare nel 2013, smentendo tutto: lanciarne uno, a suo parere, sarebbe una mossa assolutamente sbagliata soprattutto in un momento in cui il mercato è focalizzato su iPhone, sui telefoni Android e su un crescente Windows Phone.
Zuckerberg ha anche parlato di un motore di ricerca in arrivo sul social network in blu, con l’obiettivo di sfidare il dominio di Google da vicino. Egli ha detto: “contiamo un miliardo di query al giorno” senza “mai aver tentato” di costruire un motore di ricerca. Parlando di errori, Mark Zuckerberg ammette che puntare sul formato HTML5 sia stato uno sbaglio, sia nel modo che nelle tempistiche.
Dichiarazioni, le sue, che hanno già portato i primi risultati: la Borsa ha reagito infatti bene al discorso del CEO di Facebook e la quotazione è salita ieri di 3,3 punti percentuali, per poi giungere a un +3,45% a 20,1 dollari.