Entro la prossima settimana, l’Ilva è intenzionata a presentare ai magistrati di Taranto – che si stanno occupando del caso sul disastro ambientale – un nuovo piano per gli investimenti e le strategie sulle tempistiche necessarie a risanare lo stabilimento.
È quanto ha reso noto Bruno Ferrante, il presidente dell’Ilva, ai sindacati Fim, Uilm e Fiom in occasione di un incontro che ha avuto luogo al Siderurgico. I sindacati stanno per incontrare i custodi giudiziari e solo dopo prenderanno una decisione: si ricorda che le precedenti proposte della società erano state respinte poiché ritenute inadeguate.
Nei prossimi giorni è dunque possibile che si sappia quali prospettive attendono a breve e a medio termine l’Ilva di Taranto. Già nella giornata di oggi, i sindacati metalmeccanici stanno incontrando Bruno Ferrante e successivamente i custodi Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento, ai quali sono state affidate le aree sequestrate.
Ferrante sta peraltro chiedendo un incontro con Emilio Riva, personaggio di spicco della proprietà che attualmente si trova agli arresti domiciliari, per parlare degli investimenti e del futuro dell’azienda. Lo ha dichiarato Antonio Talò, il segretario provinciale della Uilm spiegando che «noi abbiamo chiesto a Ferrante di accelerare gli interventi per ottemperare alle prescrizioni dei custodi. In ogni caso non vogliamo sentire parlare di ammortizzatori sociali. Nel caso ci dovessero essere degli esuberi per brevi periodi, i lavoratori dovranno essere ricollocati».
Saranno 4 gli obiettivi da centrare: l’abbassamento del livello delle emissioni inquinanti, il risanamento ambientale, la tutela degli impianti e dei posti di lavoro.