Zurigo sarà la seconda città più cara al mondo, ma è quella col più alto livello di salari e quella col miglior potere d’acquisto. Potere della Svizzera, probabilmente, visto che anche Ginevra (e chi vi risiede) non se la passa male visto che secondo uno studio di Ubs – la più grande banca della confederazione – mostra che anche chi vive e lavora nella città sede di numerose organizzazioni internazionali gode di un livello economico che la colloca al 4° posto del mondo, considerando il salario medio rapportato col costo della vita.
In sostanza, l’istituto di credito elvetico ha fatto la radiografia a 72 grandi città di 58 Paesi del mondo stilando 3 diverse classifiche: la prima in base al costo della vita; la seconda sul livello dei salari e la terza sul potere d’acquisto, che è poi il vero indicatore dello stato di salute (economico) di ciascuna località. Ne è emerso che – a livello puramente teorico – l’ideale sarebbe vivere a Nuova Delhi e andare ogni mattina al lavoro a Zurigo: la prima, infatti, è in testa alla classifica in quanto a economicità mentre la seconda è quella con gli stipendi più elevati nonché la prima col potere di acquisto più elevato, subito davanti a Sydney, a Lussemburgo e a Ginevra.
La città più cara? Oslo, che però scivola in 22a posizione se si rileva il vero potere d’acquisto dei suoi residenti. Nella 15a edizione della ricerca “Prezzi e salari”, Ubs ha studiato anche quello che accade in 2 città italiane: Milano e Roma.
Tra le due, vivere nel capoluogo lombardo costa leggermente di più (Milano è al 18° posto mentre Roma è al 19°, separata da pochi centesimi di punto) mentre i salari sono notevolmente differenti con 11,6 punti di divario: la città della Scala è al 25° posto mondiale dietro a Montreal e davanti a Lione mentre la città del Colosseo è al 31°, dietro a Madrid e davanti a Seul. Ne cosnegue che il potere d’acquisto medio è superiore a Milano – 31a dietro a Bruxelles e davanti a Johannesburg – che a Roma, 38a dietro a Taipei e davanti ad Atene.
Per giungere a questi risultati (i numeri complessivi sono nella sezione Documenti di questo sito) gli statistici di Ubs hanno preso come riferimento un paniere di 122 fra beni e servizi. Da notare, però, che lo studio non rileva le tariffe medie degli affitti di uffici e abitazioni, calcolando i quali le posizioni di New York, Hong Kong e Dubai subirebbero un notevole balzo in avanti nel costo della vita, mentre attualmente sono – rispettivamente – 6a, 32a e 22a.
Nella pubblicazione di Ubs sono stati presi a riferimento anche altri parametri, come le ore di lavoro necessarie per acquistare un Big Mac o un kg di pane o un kg di riso o un iPhone 4s. Per rimanere alle 2 città italiane, si vede che a Milano occorrono 18 minuti per il primo, 15 per il secondo, 16 per il terzo e 55 ore per il quarto. A Roma, ne servono 23, 17 e 19 minuti per i primi tre e 70 ore per il quarto.
Si vede poi che a Roma la spesa pro capite per il cibo è superiore che a Milano, mentre quella per l’abbigliamento è il contrario. Uno studio a parte – come detto – per gli affitti e i prezzi di acquisto delle case: in questo caso, Roma batte Milano in entrambe le categorie.