Amplifon ha costituito la Amplifon Poland, partecipata per il 49% dalla capogruppo e per il 51% dai partner locali Radoslaw Kovalski e Krzysztof Borsuk. Una newco che avrà come obiettivo quello di diversificare ulteriormente il fatturato della capogruppo, consentendo alla società italiana distributrice di apparecchi acustici di entrare in un nuovo mercato emergente, ed espandendo così a 20 il proprio portafoglio Paesi.
Contrariamente a quanto avvenuto in passato, tuttavia, questa volta la scelta di Amplifon è stata senza dubbio più specifica: scegliendo di costituire una joint venture con alcuni partner locali (anziché entrare nel mercato con una società controllata al 100% dalla capogruppo), l’azienda ha lasciato intendere di voler sviluppare da zero la propria presenza sul territorio nazionale, così come già effettuato per l’introduzione al mercato turco.
Per quanto concerne i dati finanziari, sebbene l’ammontare dell’impegno non sia stato ancora reso noto, si immagina che l’intervento possa costare più o meno quanto realizzato in Turchia (circa un milione di euro pro quota). Nei prossimi 3 anni la società conta di inaugurare almeno 50 punti vendita. A confermarlo è Franco Mosetti, l’amministratore delegato della società, che sulle pagine di Milano Finanza ricorda come “con questa operazione il gruppo Amplifon dimostra, ancora una volta, la propria ambizione di continuare a crescere, anche in un contesto economico instabile”.
Sostanzialmente positivo anche il responso sull’operazione da parte di una buona quota di analisti, che segnaliamo come l’ingresso nel mercato polacco possa contribuire solo marginalmente ai costi e ai ricavi del gruppo, ma che comunque è valutabile in maniera ottimale la volontà di entrare in nuovi mercati a rischi finanziari molto limitati.
L’attenzione degli analisti è così soprattutto concentrata sul mercato italiano, con le performance di Amplifon ancora al centro di una fitta rete di osservazioni previsionali.