Marina Berlusconi entra a pieno titolo nella classifica delle donne manager più potenti a livello internazionale: a stilarla è la rivista Fortune America, che ha fatto il punto sulla carriera rosa delle business women più note decretando l’elenco delle 50 più influenti, americane escluse.
La presidente del gruppo Mondadori e Fininvest è quindi l’unica top manager italiana a essere presente nella “Global Most Powerful Women in Business List”, classifica che va avanti dal 1988 premiando ogni anno le donne più potenti del pianeta al di fuori degli USA, per i quali esiste una graduatoria a parte. Si tratta di donne che si sono distinte per le loro capacità manageriali e imprenditoriali, esponenti del sesso debole la cui fama è nota a livello internazionale.
Nel caso della figlia maggiore dell’ex premier Silvio Berlusconi, la sua presenza nella top 50 di Fortune risale ormai dal 2001, un dato rilevante se si pensa che è a capo di Fininvest dal 2005 e alla guida di Mondadori dal 2003. Il nome della manager quarantaseienne – presente anche nel CdA di Mediaset – è vicino a quello dell’australiana Gail Kelly, leader della multinazionale finanziaria Westpac, e dell’inglese Cynthia Carrol della Anglo American, mentre il primo gradino del podio è occupato da Maria das Graças Foster, direttore esecutivo della brasiliana Petrobras.
Ancora più interessante è dare un’occhiata alle “big” che popolano la classifica americana delle donne manager più importanti: oltre a Ginni Rometty di Ibm, Indra Nooyi di Pepsi e Meg Whitman di Hewlett-Packard, compaiono anche la celebre Oprah Winfrey e la Signora Facebook in persona, Sheryl Sandberg.