Gli italiani acquistano sempre meno case, anche a causa della crisi economica che ha eroso stipendi e profitti di privati e aziende. A dirlo è l’Istat, che precisa che nel primo trimestre di quest’anno le 156.813 compravendite di unità immobiliari sono diminuite del 16,9% rispetto allo stesso periodo del 2012.
La stragrande maggioranza delle transazioni (93,7%) hanno riguardato immobili per abitazione, mentre il solo 6,3% unità immobiliari ad uso economico, percentuali che indicano che il calo maggiore si è avuto tra gli immobili residenziali (-17,2%) mentre per quelli a uso economico il crollo è stato più contenuto, visto che ha toccato un -11,8%.
Una nota dell’Istituto nazionale di statistica indica anche che ci sono differenze tra le diverse zone del Paese, con diminuzione particolarmente marcata nel centro Italia (-21% per le compravendite ad uso residenziale e -22,4% per quelle ad uso economico) e nelle isole maggiori, mentre le compravendite ad uso residenziale diminuiscono in minor misura al Sud (-14,7%) mentre per quelle ad uso economico è il Nord-ovest a registrare la flessione tendenziale più contenuta (-1,9%).
Differenze anche per quanto riguarda la dimenzione delle città dove avvengono le transazioni: mentre per le compravendite ad uso residenziale la ddifferenza tra grandi centri (-17,1%) e centri minori (-17,3%) e sostanzialmente identica, la differenza è più marcata per quanto riguarda gli immobili per uso economico con una diminuzione del 13,5% nelle città metropolitane e del -10,8% nelle altre città.
Se le compravendite sono calate, i mutui sono crollati: nel primo trimestre 2012 i 92.415 mutui totali rappresentano una discesa del 49,6% rispetto allo stesso periodo del 2011.