Autostrade per l’Italia viaggia verso il Bosforo. L’amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, lo ha annunciato sottolineando che l’azienda parte del gruppo Atlantia parteciperà alla gara di aggiudicazione di circa 2mila chilometri di strada in Turchia per 25 anni comprensivi di 2 ponti sullo stretto tra Europa e Asia.
Le offerte per la gara, che dovranno essere presentate entro la fine del mese di ottobre, verranno effettuate e valutate da un consorzio del quale fanno parte altre tre società turche ovvero la Dogus Holding, la Makyol e la Akfen Holding.
L’ad Castellucci ha anche sottolineato che Atlantia, se non avesse un rating influenzato da quello non positivo che il Paese deve registrare con annessa un’atavica instabilità normativa, potrebbe incrementare la sua capacità di investimento di 2 o 3 miliardi di euro.
Restando in tema di investimenti e di concessioni, all’inizio dell’anno venne comunicato ufficialmente il raggiungimento “per il tramite di Autostrade do Brasil, società interamente controllata, di un accordo con il Gruppo Bertin (attraverso la società controllata CIBE, partecipata anche dalla famiglia Tarallo) per la creazione di una joint venture in cui confluiranno le rispettive partecipazioni in concessionarie autostradali in Brasile”. In quella occasione Castellucci spiegò che “il Brasile offre grandi potenzialità grazie a importanti piani di sviluppo infrastrutturale nel breve e medio periodo e con grandi prospettive di crescita nel lungo periodo. Il Paese viene ad assumere un ruolo centrale nella strategia di sviluppo di Atlantia in America Latina”.