Alitalia: 4200 dipendenti in mobilità

di Teresa Barone

15 Ottobre 2012 12:30

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Alitalia pronta a presentar il nuovo piano industriale, ma si temono pesanti tagli ai danni di 4200 lavoratori prossimi alla mobilità.

Il più esteso licenziamento di massa in Italia: sono in molti a definire così il futuro di oltre 4mila lavoratori Alitalia-Cai prossimi alla mobilità. Tra poche ore scadrà, infatti, la cassa integrazione durata quattro anni per 3500 dipendenti della compagnia area e nell’aria potrebbero esserci ulteriori esuberi per altri mille impiegati.

4200 dipendenti Alitalia-Cai rischiano quindi un taglio dello stipendio pari al 20% a causa della mobilità che li attende a breve: sembra infatti che saranno presto inviati gli avvisi ai lavoratori, sebbene cifre certe si avranno solo dopo la presentazione del piano industriale che chiarirà come intende agire l’azienda.

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Al momento, cresce il timore che la Cig venga estesa a un altro folto gruppo di dipendenti, perlopiù appartenenti al settore amministrativo, stando a quanto annunciato dal segretario nazionale Usb trasporto aereo Andrea Cavola: “Il fatto che, con una possibile nuova tranche, altri lavoratori Alitalia possano finire in cassa integrazione è la dimostrazione del fallimento dell’azienda e ci chiediamo come faccia il governo a continuare a concederla“.

Alitalia sarebbe destinata alla chiusura, quindi, un’ipotesi che sta spingendo i sindacati a chiedere un tavolo di confronto con il Governo per provvedere a stilare un piano anti-crisi garantendo il posto di lavoro alle centinaia di lavoratori che rischiano di essere lasciati a casa, senza considerare le conseguenze per l’economia nazionale. Una situazione difficile che ha suscitato pesanti critiche da parte, ad esempio della Cgil, che sottolinea l’urgenza di nuovi investimenti in grado di risollevare le sorti della compagnia di bandiera: “Contrasteremo qualsiasi piano preveda tagli. I soci di Cai, dopo l’investimento iniziale, non hanno più messo un euro nella compagnia: serve un piano di investimenti.”

Una crisi che, tuttavia, non stupisce se vengono presi in esame i dati relativi ai bilanci Alitalia degli ultimi trimestri, caratterizzati da gravi perdite e da un capitale sociale ridotto pesantemente da 1,1 miliardi a 4 milioni.