Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, ha affermato che il gruppo ferroviario italiano sta investendo già 2,5 miliardi di euro nel trasporto regionale, in autofinanziamento, e che “è da 10-15 anni che non si investiva così tanto sui treni pendolari. Probabilmente (questi soldi) non sono sufficienti, ma occorre convogliare altre forze, non solo quelle del nostro gruppo. Sono le regioni che devono sforzarsi a dare dei finanziamenti per fare ancora di più”
“Sono le regioni – prosegue poi Moretti come riportato da un quotidiano diffuso da Milano Finanza – che devono sforzarsi a dare dei finanziamenti per fare ancora di più. Nel mio piano originario chiedevo alle regioni e al governo 6 mld per fare 1000 treni nuovi per il trasporto regionale. Non sono arrivati. Stiamo investendo noi in autofinanziamento e credo che sia una grande novità”.
Moretti si è poi soffermato sull’utilità degli investimenti già stanziati che “se ben spesi, come stiamo facendo, danno molto lavoro nella costruzione dei treni e daranno dei treni importanti al servizio del trasporto regionale. Questi treni serviranno soprattutto le grandi città perché se abbiamo problemi di trasporto regionale non è un problema di carattere generale ma è specifico delle grandi realtà, delle aree metropolitane nazionali”.
Tra i principali dettagli, il manager di Ferrovie dello Stato si è poi soffermato sulla gara in Emilia Romagna, interrotta a causa del grave sisma di fine maggio. A chi domandava se l’interruzione potesse essere generata per favorire l’ingresso di Ntv (la società ferroviaria privata con a capo Luca Cordero di Montezemolo) in qualità di competitor, Moretti ha dichiarato “non lo so, bisogna chiedere all’Emilia Romagna. Noi come Fs partecipiamo se ci sono le condizioni, in caso contrario non parteciperemo. Già nella precedente gara in Emilia non abbiamo partecipato. Poi per poter fare il servizio sono venuti da noi perché non c’era nessuno che era disposto a lavorare a quelle condizioni”.
Per quanto infine riguarda gli investimenti per il Mezzogiorno, Moretti ha affermato che “ci sono e sono in corso. Ad esempio in Sicilia stiamo investendo 2 miliardi in infrastrutture. C’è poi tutto il progetto della Napoli-Bari che è enorme, da circa 5,5 mld, che è già in partenza. Ci deve essere la costanza dei finanziamenti in questo caso da parte dello Stato perché il mercato non riesce a regolare questi investimenti. Confido che ciò avvenga perché con queste linee costruiremo un sistema infrastrutturale di alta qualità che può essere un motore di sviluppo per il sud Italia”.