Microsoft lancerà entro questa settimana Windows 8, il nuovo sistema operativo per PC e tablet che andrà a sostituire le iterazioni precedenti, apprezzate anche in ambito business. Alcuni produttori di hardware sono però preoccupati del possibile aumento dei prezzi dei dispositivi che il nuovo software potrebbe contribuire ad apportare.
Secondo quanto diramato dal Financial Times, chi opera in questo settore dell’industria esprime forti perplessità circa l’arrivo sul mercato di Windows 8: un possibile aumento dei prezzi delle componenti necessarie a realizzare PC e tablet potrebbe derivare dall’utilizzo dell’interfaccia touch (conosciuta in precedenza con il nome “Metro”, poi cambiato da Microsoft a causa di una violazione di proprietà intellettuale) che caratterizza la nuova soluzione di Microsoft. Questa infatti richiederebbe l’introduzione di un display touchscreen su computer, che farebbe incrementare il costo finale di ogni unità di circa 100 dollari.
Un aumento del genere sul costo di un dispositivo andrebbe a pesare notevolmente sulle tasche dei consumatori. Tale incremento dei prezzi si ripercuoterebbe non solo sulle soluzioni desktop, dunque ideali in ambito aziendale, ma anche sui notebook di nuova generazione, caratterizzati sempre più da una scocca leggerissima che si ottiene con parti in alluminio che comporterebbero altre spese ulteriori.
Ad esempio il nuovo ultrabook Acer S7, che eseguirà Windows 8, avrà un prezzo finale di 1.400 dollari nella versione con display da 13,3 pollici, ossia 200 dollari in più del MacBook Air di Apple. L’industria è seriamente preoccupata anche da questo fattore poiché sente la necessità di far costare meno i propri dispositivi Windows rispetto ai prodotti equivalenti di Apple, altrimenti potrebbero riscontrare un notevole flop sul mercato.