Non tutti i costruttori auto sono in crisi, soprattutto se hanno la loro sede negli Usa. E’ il caso di Ford che nel terzo trimestre ha registrato un utile record di 1,6 miliardi dollari confermando il dato dello stesso periodo dell’anno precedente.
Il risultato ha in un certo senso sorpreso positivamente gli analisti che non si aspettavano questa performance. Sono soprattutto i profitti per azione, pari a 41 centesimi, ad aver superato le stime di mercato, fissate a 30 centesimi.
Contemporaneamente però cala il fatturato globale del produttore di Detroit che tra luglio e settembre 2012 segna un – 3% rispetto allo stesso trimestre del 2011 raggiungendo quota 31,2 miliardi di dollari. Si riducono anche le vendite che scendono di 17.000 unità attestandosi a 1,3 milioni di veicoli. Secondo l’amministratore delegato Alan Roger Mulally “il gruppo ha ottenuto il miglior risultato di sempre, merito dei risultati record in Nord America e dal continuo rafforzamento di Ford Credit”.
In effetti, il buon andamento della trimestrale è dovuto proprio alla regione Nord America, diventata una una business unit separata, dove l’utile è passato a 2,33 miliardi dai 1,55 miliardi del 2011. La crescita dell’utile prima delle tasse conseguito in Nord America è dato un aumento del fatturato dell’8% a 19,5 miliardi, favorito dal lancio di tre importanti novità: la berlina di medie dimensioni Fusion, la C-Max Hybrid e il crossover Escape.
Al contrario, in Europa la crisi ha fortemente inciso sui conti della società. Nel complesso le perdite nell’Eurozona si attestano a 468 milioni di dollari in confronto ai 306 milioni del 2011 e per di più è stata preannunciata la chiusura di tre stabilimenti mentre l’azienda conta di perdere 1,5 miliardi dollari dal 2011 al 2012. Nell’anno in corso, comunque, Ford prevede un forte utile ante imposte e un positivo flusso di cassa relativo alla gestione automotive.