L’agenzia di rating Moody’s ha declassato Enel con il passaggio da Baa1 a Baa2, una bocciatura che deriva dalla valutazione del forte fattore di rischio dovuto al profondo debito che pesa sull’azienda elettrica italiana.
Moody’s ha quindi decretato il taglio del rating per Enel, con un outlook negativo anche per i prossimi trimestri. Secondo quanto dichiarato dall’agenzia internazionale in una nota ufficiale, il declassamento si deve principalmente alle “sfide macroeconomiche, politiche e regolamentari dell’Enel sui mercati spagnolo e italiano“, unitamente all’indebolimento del rating dei debiti sovrani di Spagna e Italia, portati rispettivamente a Baa3 e Baa2.
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La crisi nei mercati spagnolo e italiano, inoltre, non può essere superata solo con il fatturato che arriva dai mercati internazionali, senza considerare quanto potrebbe pesare sull’azienda la riforma del settore dell’elettricità annunciata dal Governo spagnolo. Moody’s, che ha confermato il rating di breve periodo a Prime-2 sostiene inoltre la necessità che “Enel continui ad assumere misure per limitare l’impatto sul suo profilo finanziario, ma ritiene improbabile che queste misure siano sufficienti a bilanciare gli aumentati rischi e le pressioni dal contesto operativo.”
Per quanto riguarda l’Italia, l’agenzia rende noto il forte calo dei profitti, dovuto alla riduzione delle domanda a causa della diffusione delle energie pulite. Da parte del colosso elettrico, tuttavia, arrivano rassicurazioni riguardo la copertura delle scadenze fino al 2014 e oltre.
La bocciatura di Moody’s ha determinato, infine, un iniziale sbandamento delle azioni Enel in Borsa, che tuttavia si sono stabilizzate in tempi abbastanza brevi.