Per Fiat e Chrysler la fusione è inevitabile e sarà attuata nel 2014, mentre Alfa Romeo non sarà ceduta: queste le ultime dichiarazioni di Sergio Marchionne, che ha illustrato gli obiettivi primari dell’azienda torinese per i prossimi anni.
Dalle affermazioni dell’Amministratore Delegato di Fiat e Chrysler sembra quindi certa la fusione tra il Lingotto e la controllata statunitense, che sta per potenziare la forza lavoro occupata negli stabilimenti di Detroit con 1250 nuove assunzioni, grazie agli investimenti che metteranno sul piatto circa 238 milioni di dollari.
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Se Fiat si prepara alla fusione di Chrysler, non è invece disposta a vendere Alfa Romeo. Le motivazioni esposte da Marchionne sono inequivocabili e non lasciano dubbi sulle reali intenzioni della casa automobilistica: “Se vai da Ferdinand Piech (presidente di Volkswagen) e gli chiedi di comprare Audi, ti risponderà che non è in vendita e non sarebbe disposto neanche a discutere il prezzo. I miei argomenti sono gli stessi. Non ho alcun interesse a vendere l’Alfa. Punto“.
In merito alla cessione del marchio Marchionne ha dichiarato che: “Il piano 2010 per Alfa era pronto ma l’alleanza con Chrysler era ancora in un stato non maturo: il livello di attuazione della strategia è leggermente diverso nel 2012. Sono passati due anni e alcuni miliardi di dollari di profitti. Mi sento più a mio agio con Chrysler oggi che due anni fa. Fiat senza Chrysler non sarebbe stata in grado di eseguire il piano Alfa.”
Per quanto riguarda le vendite, le previsioni per il futuro sono molto ottimiste e stando a quanto affermato dall’AD del gruppo saranno vendute oltre 4,3 milioni di vetture nel 2013, delle quali 2,6 milioni dovute all’operato di Chrysler.